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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo sciopero dei casellanti, i sindacati: "Veicoli potrebbero transitare gratis"

Saranno 2 le ore di sciopero degli esattori, che potranno lasciare i caselli "aperti" a scaglioni di mezzora nell'arco delle 48 ore del 27 e del 28 agosto prossimi

AGGIORNAMENTO: I sindacati annunciano lo spostamento degli scioperi del 27 e 28 agosto in quanto le segreterie di CISL, SLA e UGL, sono state contattate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali in merito alle azioni di lotta proclamate. "La Commissione, con nota scritta, ha dato delle prescrizioni da porre in essere e chiesto il differimento degli scioperi stessi. Seppure nella certezza che tali prescrizioni siano assolutamente illegittime e prive di fondamento ma al solo scopo di prevenire qualsiasi tipo di disagio e/o fraintendimento tra i lavoratori - si legge in nota - si è deciso di riformulare date e modalità degli scioperi e di attivare direttamente le Segreterie Nazionali per dirimere la questione a livello nazionale in quanto riteniamo che la cosa abbia una valenza che va oltre il caso specifico ed interessi l’intero settore autostradale".

Lo sciopero sarà quindi spostato al 4 e 5 settembre, quando saranno previste rispettivamente 4 ore di astensione dal lavoro. Quindi gli utenti paganti che passeranno per le competenze di Cav potranno passare gratis nella giornata di domenica, rispettivamente dalle 2 alle 6 dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22, per 12 ore complessive.

Continuano le azioni di lotta in Cav. I sindacati Cisl, Sla e Ugl fanno sapere infatti che gli esattori incroceranno le braccia nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 agosto per due ore complessive, scaglionate in "tranche" di mezzora e autogestite nell'arco delle 48 ore dell'agitazione. Questo farà sì che gli automobilisti, potrebbero trovare i caselli "aperti", e quindi passare gratis a qualsiasi ora del giorno e dela notte.

I motivi dell'agitazione. I rappresentanti dei sindacati spiegano che la protesta è contro "la svendita totale della nostra azienda da parte di Cgil e Uil, che certamente non rappresentano la maggioranza degli iscritti, e che hanno sottoscritto una 'bozza di accordo' in barba al contratto nazionale di lavoro e al Testo Unico di Rappresentanza del 14/01/2014, e che quindi noi riteniamo assolutamente non valida. Le azioni di lotta - concludono - sono solamente all'inizio ovviamente continueranno ad oltranza con modalità sempre differenti".

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