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Cronaca

Sciopero dei servizi ambientali, a Venezia corteo e manifestazione. «Gettate meno immondizie possibili»

Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti chiedono un incontro all'assessore Venturini. Nel mirino le richieste delle società che puntano a una maggior flessibilità di orari e condizioni di lavoro. Sigle confederali e Fiadel: «Sono l'opposto di quanto rivendichiamo al tavolo di trattativa»

È sciopero nazionale dei servizi ambientali: i sindacati locali Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti e Fiadel hanno proclamato l'astensione lunedì 8 novembre, con manifestazione in campo Manin, per il rinnovo del contratto scaduto da 26 mesi e a difesa delle condizioni di lavoro. «Verrebbero indebolite  dalle proposte delle parti datoriali», sostengono le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori. Sono previsti presidi e manifestazioni in tutta Italia. Nel Veneziano la protesta coinvolge la divisione ambiente del Gruppo Veritas e di Asvo.

I contenuti

Lo sciopero, che riguarderà tutti i turni di lavoro, a Venezia prevede una manifestazione con ritrovo alle 9 ai piedi del ponte della Costituzione a piazzale Roma, corteo che si snoderà per campo Santa Margherita, ponte dell’Accademia e campo Santo Stefano, con arrivo in campo Manin. «Le condizioni poste dalle parti datoriali (Utilitalia e Fise Assombiente) per la firma del nuovo contratto sono inaccettabili», dichiarano Daniele Giordano (Fp Cgil), Urs Passi (Fit Cisl) e Andrea Zaniol (Uil Trasporti). Secondo le sigle, questo prevedono le richieste delle società: flessibilità estrema degli orari; ridimensionamento delle relazioni industriali; precarizzazione; eliminazione del limite massimo dei lavoratori a tempo parziale che l'azienda può assumere; parte economica del contratto legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda; mancato riconoscimento delle professionalità degli addetti agli impianti.

Le richieste

«Di fatto - proseguono le sigle sindacali - vanno nella direzione opposta di quanto rivendichiamo al tavolo di trattativa, cioè contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità. Riteniamo -  aggiungono Giordano, Passi e Zaniol - che sia inoltre necessario un ruolo da protagonista da parte degli Enti locali, sia per arrivare ad un rinnovo positivo del Ccnl, doveroso visto anche il lavoro svolto durante la pandemia, sia per salvaguardare le aziende pubbliche che operano in un settore strategico. Per queste ragioni abbiamo chiesto all’assessore comunale al Lavoro Simone Venturini di incontrare una delegazione di lavoratori al fine di ascoltare le motivazioni della protesta e raccogliere le esigenze che vengono dal mondo del lavoro».

Il Gruppo Veritas

«Quel giorno - avvisa l'azienda di gestione ambientale Veritas - potrebbero non essere assicurati alcuni servizi, ad esempio la raccolta dei rifiuti anche differenziata e rimanere chiusi gli uffici aperti al pubblico, compresi il call center, gli Ecocentri e gli Ecomobili. Durante lo sciopero saranno garantiti solo i servizi minimi per ospedali, case di cura e altri settori essenziali. I servizi riprenderanno regolarmente non appena terminato lo sciopero. Veritas invita la cittadinanza a limitare, per quanto possibile, il conferimento dei rifiuti nel giorno dello sciopero».

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