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Cronaca

Per 82 anni in 18 fuori dagli impianti sportivi. Sap: «Daspo a vita per i violenti»

Il segretario del sindacato di polizia, Giorgio Pavan sugli scontri di domenica alla partita Venezia-Bari in laguna: «Questo non è sport, ma inaccettabile violenza»

Diciotto Daspo emessi. Gli ultras baresi e veneziani responsabili degli scontri avvenuti prima dell'incontro di calcio di domenica scorsa allo stadio Penzo della città lagunare, dovranno stare fuori dai cancelli degli impianti sportivi per un totale di 82 anni. Si tratta di una prima misura per dare una risposta rapida alle condotte anti-sportive finora evidenziate. Gli accertamenti della Digos della questura di Venezia non sono finiti: vanno avanti per vedere se qualche altro tifoso coinvolto negli incidenti pre-partita sia riconoscibile. «Daspo a vita per i violenti - le parole di Giorgio Pavan, segretario del sindacato Sap di polizia - Sottolineiamo il coraggio e la fermezza con cui i colleghi dei reparti mobili e della territoriale hanno respinto, pur in minoranza numerica, i sostenitori del Bari, impedendo che le due tifoserie venissero a contatto con conseguenze che potevano essere ancora più gravi anche per i semplici appassionati che si trovavano allo stadio».

Le misure hanno interessato nove ultras baresi e otto veneziani. C'è pure un olandese coinvolto. È un tifoso della squadra calcistica Go Ahead Eagles, società che ha sede a Deventer nei Paesi Bassi, gemellata con il Venezia. Un trasfertismo che oltre al tifo sembra portare con sé una certa propensione ai disordini e non è l'unico caso. Nove i Daspo emessi dal questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso nei confronti dei tifosi baresi (dai 20 ai 45 anni). Otto sono invece i Daspo scattati per i tifosi veneziani (per lo più mestrini e poi di Marghera, Quarto D'Altino, Dolo e Mirano dai 20 ai 35 anni). L'olandese resterà fuori dagli stadi per tre anni. Tutta l'attività della Digos si è basata su riscontri fotografici, video e sulla comparazione delle identità dei tifosi.

Tre i poliziotti di Padova rimasti feriti, due i carabinieri oltre a un vigile del fuoco. «Il Venezia FC, che aspira a farsi portavoce di valori fondamentali quali fratellanza, inclusione e antidiscriminazione, esprime la sua totale solidarietà alle forze dell'ordine a seguito di quanto accaduto domenica durante la partita Venezia-Bari», sono le parole del presidente arancioneroverde, Duncan Niederauer. «Dopo questi ultimi episodi ci auguriamo che prenda vigore l’appello lanciato dal Sap qualche mese fa di istituire una Giornata contro la violenza negli stadi in memoria dell’ispettore Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio di 17 anni fa fuori dallo stadio “Angelo Massimino” durante i disordini tra ultras del Catania e del Palermo - aggiunge Pavan - Questo, continuiamo a ripeterlo, non è sport ma inaccettabile violenza, tanto più in occasione di una partita di calcio. Ecco che siamo convinti che, per chi si rende responsabile di certe azioni violente, deve essere previsto il Daspo a vita».

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