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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Sestiere Santa Croce

Scritte contro Brugnaro in centro storico, denunciati tre minorenni

Le scritte, con vernice rossa, erano comparse a seguito di alcune parole del sindaco di Venezia sul caro affitti in città

Sono stati individuati gli autori delle scritte apparse in centro storico nello scorso mese di maggio, in seguito alle esternazioni del sindaco Luigi Brugnaro in merito al pagamento degli affitti da parte degli studenti per soggiornare a Venezia. La polemica era scoppiata dopo che Brugnaro, nel commentare alcune manifestazioni per il caro affitti in centro storico, aveva raccontato: «L'altro giorno viene un ragazzo da me, e mi dice: "io ho trovato un posto letto a 700 euro. Per me son troppi". Gli ho detto: tu non meriti di diventare laureato, perché se ti fai fregare 700 euro per un posto letto non meriti di diventare classe dirigente. Però bisogna saper cogliere una parte positiva, cioè la segnalazione di un malessere, di un problema».

Il primo cittadino aveva, poi, aggiunto: «Se vuoi fare la vita studiando e andare a bere lo spritz, dico che se te lo puoi permettere fallo pure. Il modello dei campus americano è bellissimo, in America. Ma il problema è che siamo in Italia, siamo un Paese che vive di lavoro. Io voglio cogliere la parte buona di questa protesta, ma dico ai ragazzi se è proprio questo ciò che volete, o volete l'autonomia. E l'autonomia - ha concluso - è anche basarsi sul proprio lavoro». Parole che avevano scatenato polemiche e non solo. Nei giorni successivi erano infatti comparse alcune preoccupanti scritte in città, per le quali i responsabili avevano utilizzato della vernice rossa. E, ora, i responsabili sono stati identificati e denunciati.

Si tratta di tre minorenni, tutti studenti di scuola media superiore del capoluogo lagunare, che durante la notte tra il 23 e il 24 maggio hanno imbrattato i muri della zona del Sestriere Santa Croce insultando il primo cittadino e prospettando una mutilazione fisica. La particolarità che aveva creato un allarme diffuso era dovuta alla presenza della A cerchiata, simbolo dei movimenti anarco-insurrezionalisti, come firma di una delle scritte trovate. I tre, che hanno immediatamente confessato di fronte agli agenti della digos di Venezia, sono stati denunciati per i reati di minaccia a un corpo politico e imbrattamento. 

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