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Cronaca

"No ai premi a pioggia in Comune", il giudice dà ragione alla posizione di Ca' Farsetti

La sentenza è stata pubblicata il 7 febbraio e rigetta la richiesta di pagamento coattivo della produttività presentata da una delegata sindacale. Incontro "clou" il 14 febbraio

Niente pagamento coattivo della "performance organizzativa" del 2016. Il giudice del lavoro, con sentenza pubblicata il 7 febbraio, ha dato ragione al Comune di Venezia rigettando la richiesta presentata da una delegata sindacale UIl come "causa pilota". “Una sentenza – spiega Paolo Romor, assessore al Personale – con la quale il giudice ha confermato il principio per cui la corresponsione dei compensi variabili debba essere 'correlata ad effettivi incrementi della produttività e di miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi', esclusa dunque un'attribuzione generalizzata sulla base di automatismi o comunque a pioggia".

"Meritocrazia"

Una decisione descritta come "a favore della meritocrazia": "L'amministrazione comunale aveva legittimamente deciso di disdettare l'ultravigenza del contratto decentrato 2013-2015, che prevedeva la tradizionale ripartizione delle produttività 'a pioggia' e, nelle more di una trattativa sindacale infruttuosa, di procedere unilateralmente così da garantire il regolare funzionamento dei servizi alla cittadinanza per il 2016: tutti atti amministrativi di cui la sentenza ha confermato la piena legittimità. Una fase superata definitivamente a settembre 2017 con la sottoscrizione del nuovo contratto decentrato - continua Romor - A questo punto confido che tutte le sigle sindacali possano, il prossimo 14 febbraio, condividere con l’amministrazione comunale un accordo decentrato sulla parte economica che, rispettando i criteri meritocratici confermati da questa ulteriore sentenza, consenta di distribuire ai dipendenti il fondo di produttività".

Incontro con i sindacati il 14 febbraio

Sul piatto ci sono 5,2 milioni di euro: "L'amministrazione ne ha aggiunti 2,6 - conclude l'assessore - ovvero il massimo consentito dalla legge. La suddivisione va necessariamente stabilita a inizio anno e non a dicembre come è avvenuto nel passato. Destinare una parte delle risorse a valorizzare l'impegno e i risultati individuali, consente ai collaboratori di veder premiate le proprie capacità e, all'Ente, di migliorare i servizi ai cittadini”.

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