Sequestrato materiale elettrico contraffatto per 22 milioni di euro
Operazione della guardia di finanza: tutto è cominciato da un controllo in alcuni esercizi commerciali
La guardia di finanza di Venezia ha individuato una filiera di commercianti che immettevano sul mercato materiale elettrico contraffatto, fedele riproduzione di prodotti di due note industrie italiane operanti nel settore. L’operazione, condotta dal gruppo di Portogruaro, ha origine da diversi controlli in esercizi commerciali della zona, gestiti da cittadini di nazionalità cinese.
In particolare, in una prima fase sono stati rinvenuti nel portogruarese circa 10mila componenti da impiantistica uso civile (per lo più “frutti elettrici” quali interruttori, prese, pulsanti, scatole, ecc.), importati dalla Cina, risultati contraffatti all’esito della successiva perizia, privi di qualsivoglia garanzia di sicurezza e, quindi, potenzialmente pericolosi per l’uso domestico.
A seguito dei primi sequestri, una volta identificato il soggetto economico “importatore” in Italia del materiale - una società con sede legale in provincia di Monza - hanno preso il via ulteriori indagini che hanno condotto all’esecuzione di un provvedimento di sequestro emesso di circa 3 milioni di pezzi contraffatti, destinati ad essere venduti in oltre 600 esercizi su tutto il territorio nazionale, per un ricavo stimato in oltre 22 milioni di euro. Ulteriori controlli, finalizzati a ricostruire l’intera filiera produttiva e di vendita, sono in corso mentre i soggetti coinvolti sono, allo stato, due persone di etnia sinica.
Aggiornamento: il 15 settembre 2023 la società coinvolta ha comunicato «di avere ottenuto, in data 13 settembre, avanti il tribunale di Monza, in funzione del giudice del riesame, il dissequestro integrale dei prodotti sequestrati in via cautelare dalla guardia di finanza di Portogruaro».
