Money transfer base degli abusivi a Jesolo, sequestri per 50mila euro

In due settimane sequestri per centomila euro. La guardia di finanza di Jesolo in questa operazione probabilmente non ha mai messo piede in spiaggia, cercando di colpire le fonti di approvvigionamento dei venditori abusivi. Nella rete è finito soprattutto un money transfer in zona piazza Mazzini gestito da un cittadino bengalese sulla trentina che ora rischia la denuncia per violazione della normativa tributaria nell'ambito della sua attività. Gli accertamenti di natura fiscale sono ancora in corso, ma di certo per lui intanto è arrivata la mazzata dal punto di vista commerciale.

Nel magazzino del money transfer le fiamme gialle si sono infatti imbattute in una serie di prodotti irregolari, senza tracciatura e senza informazioni essenziali sull'etichetta. Era tutta merce depositata dai venditori abusivi la sera, dopo i classici giri sul litorale, pronta per essere poi raccolta all'alba del giorno seguente. Insomma, in tutto e per tutto una base logistica. Tanto più che poi la sera i vu cumprà, soprattutto connazionali del gestore, trasferivano subito i soldi racimolati durante la giornata di "lavoro" nei Paesi d'origine. L'intervento dieci giorni fa, con il conseguente sequestro da circa 50mila euro di valore.  

Ma a finire nei guai non sono stati solo commercianti extracomunitari nella zona di piazza Mazzini. Un 35enne residente nel Veneto orientale, infatti, si è visto sequestrare merce contraffatta all'interno di un appartamento nella sua disponibilità. Capi delle marche più famose, tra borse e giubbotti. Per un valore di circa 15mila euro. Per lui una denuncia per ricettazione, visto che poi i prodotti venivano messi in vendita in un negozio sempre nella zona di piazza Mazzini. In due settimane di accertamenti, dunque, inziati mettendo nel mirino i vu cumprà che stazionavano nella zona di via Bafile, i baschi verdi della Finanza in totale hanno tolto dal mercato circa 15mila pezzi, per un valore complessivo di 100mila euro.