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Cronaca Dolo

Da Dolo a Tolosa. La storia di Sara Galzignato, ingegnere aerospaziale

La veneziana laureata con lode al Politecnico di Milano e ora anche all’Università di Tolosa, dopo la triennale a Padova. Uno stage di sei mesi si è trasformato in assunzione ad Airbus, primo produttore del settore aerospaziale

Sara Galzignato, 25 anni, è ingegnere aereospaziale con il massimo dei voti e lode al Politecnico di Milano e ora anche all’Università di Tolosa.

Dopo le medie e il liceo scientifico al Galilei di Dolo, ha frequentato con successo il corso universitario triennale all’Università di Padova, poi lo scorso 5 ottobre la laurea magistrale al Politecnico di Milano, quindi il 9 dicembre, quella all’Institut Supérieur de l'Aéronautique et de l'Espace di Tolosa. Nel mentre, uno stage di sei mesi si è trasformato in poco tempo in assunzione ad Airbus, il primo produttore al mondo del settore aereospaziale e della difesa.

Dolese dalla nascita, figlia di mamma Nicoletta e papà Beppino, è la sorella maggiore di Lucia. «Una giovane concittadina - commenta il sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto che ha incontrato la plurilaureata in municipio - che rimanendo fedele ai valori ricevuti, ha fatto della passione per il cielo e lo spazio, così infinito e ignoto, la sua realizzazione professionale».

Oggi Sara abita a Tolosa, città francese famosa per il volo e gli studi sullo spazio. «Dopo uno stage di ricerca sugli asteroidi - spiega Sara - ho iniziato a lavorare sugli aeroplani militari per poi occuparmi di satelliti. Nell’ambito spaziale si lavora per progetti, non esiste ordinarietà: tutto è straordinario con obiettivi da raggiungere a breve e lungo termine. L’attività professionale avviene sempre in team, dove il confronto e la condivisione delle conoscenze è costante tra culture e lingue diverse per un arricchimento reciproco. Nei progetti - continua Sara - la collaborazione avviene anche oltreoceano con colleghi statunitensi, dove però le risorse economiche dedicate alla ricerca, rispetto a quelle europee, sono maggiori e messe a disposizione in tempi più ridotti».

Il gruppo Airbus, per cui lavora, conta circa 30 mila dipendenti e i connazionali sono diversi. «Alla fine, noi italiani, sappiamo distinguerci in positivo», afferma e alla domanda di come immagini il suo futuro, Sara parla del suo impegno. «Questa professione richiede una mente davvero “spaziale”, infinita, aperta a infinite possibilità. La cosa certa è che bisogna essere determinati e animati da una forte volontà, mettendo in conto parecchi sacrifici, ma poi tutto viene ripagato dalla felicità». Rispetto alla sua città, conclude: «A Dolo ritorno spesso, à nel mio cuore, anche se resto poco. In fin dei conti, dall’alto, rispetto a Tolosa dove sto, è vicinissima».

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