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Cronaca Mestre Centro / Via Piave

Sasso contro il Caf e finestrino dell'auto in frantumi. Notte di danni in via Piave

Quartiere della stazione nel mirino di violenti tra venerdì e sabato. Nessun ammanco ma i proprietari denunciano. Passaggi continui di volanti della questura. In Corso del Popolo Abul Kasam, accoltellato il 26 febbraio, festeggia il ritorno

Spaccata al Punto Piave nella notte fra venerdì e sabato. Verso le 3 un sasso lanciato con una violenza fuori controllo contro la vetrina del Caf di Jiko Bhuiyan, al civico 114 di via Piave, ha segnato un'altra volta dopo tanto il risveglio nel quartiere della stazione di Mestre. Nessuna intrusione, non è stato portato via niente: la vetrina ha retto, seppur danneggiata, ma l'obbiettivo del malvivente - che la telecamera di sorveglianza esterna ha ripreso anche in volto - non pare proprio fosse quello di entrare a rubare. Appena lanciato il mattone l'uomo, un africano pare, si è allontanato. Ha fatto solo il gesto di tornare a raccogliere da terra il blocco di pietra che aveva scagliato contro il vetro.

Non si sa dare una spiegazione il titolare bengalese, Jiko Bhuiyan, che ha l'attività del patronato per l'assistenza ai migranti dal 2015 in questa zona. Lui assicura di non aver mai subito un attacco prima d'ora e dice di non avere problemi con altri stranieri. Proprio guardando le immagini Jiko ha detto di non aver capito la ragione di questo gesto. «Com'è possibile che l'uomo non si sia accorto della telecamera? - Chiede Bhuiyan - Che scopo poteva avere dal momento che dopo aver tirato il grosso sasso è fuggito via?». Impossibile non pensare a una ripicca o a un dispetto (foto sotto: la spaccata al Caf di via Piave 114).

Vetrina del Punto Piave danneggiata dal lancio del sasso

Poco distante, sempre nella notte, un fatto analogo è accaduto in via Buccari, documentato dalle foto pubblicate sulla pagina Facebokk "E robe del quartiere Piave". Un altro sasso, poi ritrovato dentro al veicolo sfondato, ha mandato in frantumi il finestrino e il lunotto posteriore di una macchina che era parcheggiata sotto a una palazzina. Neppure in questo caso il proprietario che abita sopra ha notato ammanchi o trafugamenti dentro l'abitacolo. Adesso tutto andrà in mano alla polizia. Sabato, verso le 13, mentre sfilavano accanto alla stazione i carri dei festeggiamenti del Carnevale recuperato a causa del brutto tempo della settimana scorsa, erano almeno tre le volanti del 113 a presidiare il quartiere compiendo diversi passaggi.

In Corso del Popolo (via Corridoni) Abul Kasam, il bengalese della pasticceria Skb ferito il 26 febbraio, ha fatto un rinfresco per festeggiare il suo ritorno al lavoro. Dopo l'accoltellamento fuori dalla pasticceria Skb a cui ha fatto seguito un'altra lite qualche giorno dopo, l'attenzione delle forze dell'ordine è tornata ad aumentare in zona e c'è stata anche un'operazione ad "Alto impatto" della questura. Un sopralluogo lo aveva fatto il sindaco Luigi Brugnaro in quei giorni, mentre il proprietario delle mura della pasticceria ha richiamato Kasam dicendogli che se non avesse fatto smettere i disordini gli avrebbe revocato l'affitto del locale. Lui ha fatto un contratto con la vigilanza privata. «Adesso mi basta avvisare con un pulsante la compagnia se ho problemi e subito attraverso la società l'allarme lo ricevono anche le forze dell'ordine». (Foto sotto: Abul Kasam).

Abul Kasam del bar Skb in Corso del Popolo

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