Fermati dalla Finanza all'uscita del casello: oltre un etto di cocaina, in casa dei proiettili
L' Alfa Romeo 147 su cui viaggiavano è stata fermata all'altezza di Villabona e perquisita: risultati colpevoli di precedenti specifici i due sono stati arrestati
Ancora due colpi messi a segno dai “Baschi Verdi” del I Gruppo di Venezia contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, tra Mestre e Marghera. A finire nel mirino dei finanzieri questa volta sono stati due spacciatori, un tunisino ed un italiano originario di Venezia, che sono finiti nella rete dei militari nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 maggio, durante un servizio organizzato per la prevenzione e repressione dei traffici illeciti.
I finanzieri del Comando Provinciale di Venezia, nell’ambito di un più ampio dispositivo di controllo delle vie di accesso a Mestre e Marghera che ha visto coinvolte numerose pattuglie, hanno predisposto un posto di controllo nei pressi dell’uscita del casello autostradale di Venezia – Villabona.
I “Baschi Verdi” veneziani hanno sottoposto a controllo un’autovettura modello Alfa Romeo 147 di colore rosso, con due persone a bordo, che aveva subito insospettito gli operanti, in quanto il conducente aveva repentinamente rallentato alla vista della pattuglia in divisa. Appena fermati i due si sono mostrati nervosi, ed il controllo effettuato minuziosamente all’interno dell’auto ne ha spiegato la ragione: i militari hanno infatti rinvenuto 2 involucri contenenti 105 grammi circa di cocaina, che uno dei due malviventi aveva cercato di nascondere tra i propri abiti. La successiva perquisizione domiciliare eseguita a carico di uno dei passeggeri ha consentito di rinvenire e sequestrare anche alcune cartucce per pistola automatica illegalmente detenute.
I due soggetti, gravati da precedenti specifici, sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associati presso il carcere di Santa Maria Maggiore.
