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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria di Sala / Tabina

Speedline, i consulenti aziendali di Ronal cancellano le aperture fatte dal gruppo

Il piano di rilancio che prevede per Santa Maria di Sala una produzione di alta gamma e investimenti, non piace. Strada in salita per Tabina. I sindacati chiedono il sostegno di Zaia e Giorgetti: «Convincano la proprietà a mantenere il sito»

Torna a complicarsi la vertenza Speedline. Ne sono convinti sindacati e lavoratori che negli ultimi fatti accaduti non leggono nulla di buono, per questo tornano a chiedere attenzione da parte delle istituzioni. Nessuna risposta è ancora arrivata ufficialmente da Ronal, il gruppo svizzero di cui l'azienda di Tabina fa parte, sul piano di rilancio presentanto dall'advisor per conto delle segreterie sindacali. Anzi. «Dall’incontro del 9 maggio tra la Fondazione Ergo e la proprietà Ronal, alla presenza di Oliver Brauner assistito dai consulenti di Alix Partner per valutare la fattibilità tecnica del progetto presentato al ministero, risulta che le aperture fatte in sede istituzionale sulla possibilità di un rilancio siano state cancellate dai consulenti aziendali», scrivono Matteo Masiero (Fim Cisl) e Manuela Musolla (Fiom Cgil). 

Inoltre, aggiungono, «la scelta della direzione Ronal di non fare le campionature durante la trattativa, riprendendo nella seconda settimana di maggio, non è condivisibile nelle tempistiche. Avevamo segnalato la nostra contrarietà a riprendere le campionature mentre si è ancora in fase di trattativa visto che riteniamo essere delicata la fase che stiamo attraversando. E anche se Ronal ha dichiarato di aver sospeso la sua decisione sulla chiusura del sito veneziano, tutte le azioni che sta mettendo in atto vanno nella direzione opposta», continuano i sindacalisti.

«È gravissima - affermano Fim e Fiom - la posizione che sta assumendo Ronal schiacciata sulle logiche di potere dei consulenti di Alix Partner. Le scelte per minare la credibilità dello stabilimento italiano e delocalizzare porteranno la società svizzera a pagare un costo maggiore a causa degli sconti che verranno chiesti dai clienti sui prezzi finali. Speedline produce, funziona ed è in grado di garantire qualità ed efficienza - affermano - lo dimostrano i risultati dei primi mesi del 2022 con segno positivo anche nel mese di aprile, anche se c'è chi vuole dimostrare il contrario».

Insomma, il progetto di rilancio presentato da Fondazione Ergo per Santa Maria di Sala non convincerebbe i tecnici del gruppo svizzero. E se questa rimarrà la posizione non si prospetta una situazione facile. «Noi crediamo che quel piano sia sostenibile, credibile, fattibile economicamente e riconosciuto dal ministero e dalla regione. Un progetto che guarda alle ruote di alta gamma e che tutti, Ronal compreso, si sarebbero assunti l’onere di sostenere se avesse avuto delle caratteristiche di fattibilità, che ci sono», dicono le organizzazioni.

Il rischio è che spenta la Speedline anche AppTech venga chiusa, cancellando di fatto dal territorio anche il polo produttivo di alta gamma. «Oggi siamo a un bivio, le organizzazioni sindacali sono disposte a metterci il proprio impegno, riteniamo che sulla vicenda debbano intervenire direttamente nei confronti della proprietà il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti. Ci appelliamo al cda dell’azienda svizzera affinché quanto di buono fatto fino a oggi non venga distrutto. Siamo disponibili a incontrare Ronal senza la presenza di consulenti impegnati a chiudere gli stabilimenti. Chiediamo a tutte le istituzioni il massimo impegno affinché Ronal rimanga in Italia e rilanci Speedline».

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