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Cronaca Jesolo / Via Silvio Trentin

Derubano i cambiamonete nelle sale giochi di Jesolo, arrestati

Due stranieri sono stati sorpresi dai carabinieri mentre, grazie ad un attrezzo artigianale, svuotavano i distributori lungo via Bafile e via Trentin

Un singolare arresto è stato eseguito a Jesolo, nel pomeriggio di giovedì, da una pattuglia della stazione dei carabinieri di Cavallino Treporti. Gli arrestati sono due romeni di 32 anni e 26 anni, entrambi domiciliati a Milano. I due uomini, da alcuni giorni, giravano per le sale da gioco del Lido di Jesolo, in particolare quelle lungo la frequentatissima via Bafile, e con l’aiuto di un congegno elettronico artigianale vuotavano gli apparati cambia monete dove gli utenti introducono le banconote per prelevare moneta da uno e due euro.

SMASCHERATI - Ad accorgersi dello stratagemma adottato dai due stranieri il gestore di una delle sale gioco da loro visitate il quale, insospettitosi dell’assenza della moneta nel distributore, ha visionato i filmati della videosorveglianza interna accorgendosi che i due individui, utilizzando un congegno grande come un telefono cellulare che terminava con un filo di rame, riuscivano a farsi erogare tutto il denaro contenuto nel cambiamonete. I due avrebbero anche potuto farla franca se non fosse stato per la loro ingordigia, infatti, nel pomeriggio di giovedì, si sono nuovamente ripresentati nella sala gioco e, questa volta, non hanno colto impreparato il gestore che ha immediatamente spento i due erogatori di denaro. Non riuscendo nel loro intento, i due romeni sono usciti a saliti sulla loro auto, una Renault Megane con targa della Romania, parcheggiando poco distante, davanti al loro prossimo obiettivo. Il gestore della sala giochi dalla quale si erano appena allontanati ha, però, segnalato l’accaduto alla centrale operativa dei carabinieri di San Donà, che ha disposto l’intervento di una pattuglia della stazione di Cavallino Treporti, essendo quella di Jesolo già impegnata in altro intervento.

IN MANETTE - I militari, rintracciata la vettura in via Trentin, hanno immediatamente controllato uno dei due romeni che stava facendo il palo vicino alla vettura, entrando subito dopo all’interno della sala giochi ubicata poco distante. Una volta all’interno hanno velocemente individuato il complice dell’uomo che si trovava vicino alla vettura, proprio mentre aveva introdotto il filo di rame, che fuoriusciva dalla sommità del congegno, all’interno della fessura in cui in genere si introducono le banconote negli apparati cambiamonete. L'uomo, vistosi scoperto, ha tentato di disfarsi dell’oggetto gettandolo tra le slot machines, ma gli operanti lo hanno bloccato e lo hanno condotto, con il suo connazionale, negli uffici della caserma di Cavallino. Qui, coordinati dal comandante, i militari hanno raccolto la denuncia del tentato furto appena sventato nel corso dell’intervento e del precedente furto, per un importo di 500 euro, commesso il 30 giugno. Sono stati anche acquisiti i filmati del sistema di videosorveglianza che riprendono le fasi salienti del furto da parte dei due stranieri, che sono stati arrestati per il reato di furto aggravato, continuato, in concorso. Dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della compagnia carabinieri di San Donà di Piave, nella mattinata di venerdì sono stati condotti nelle aule del tribunale di Mestre per la celebrazione dell’udienza con il rito direttissimo, al termine della quale il giudice, su richiesta del pm, li ha condannati alla pena di 9 mesi di reclusione e al pagamento della multa pari a 200 euro, concedendo la sospensione della pena.

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