Thetis, Articolo Uno: "Invertire la tendenza". Cgil: "Concretizzare l'impegno sul lavoro"
Positivo l'incontro in prefettura mercoledì tra vertici istituzionali, parti sociali e azienda, secondo il sindacato: "C'è l'impegno per il lavoro, però manca il piano industriale"
Il piano industriale che i vertici Thetis stanno disegnando per dare un futuro all'azienda dell'Arsenale legata al Mose, comprenderà i lavoratori. Questo il primo bilancio dell'incontro in prefettura di mercoledì con i commissari del Cvn, la Società, le parti sociali e le istituzioni, tra cui il provveditore alle opere pubbliche, l'ex magistrato alle Acque. Lo confermano Filctem Cgil Venezia e Articolo Uno. Ma di strada da fare ce n'è ancora tanta, affermano, nonostante i segnali mostrino che invertire la tendenza, rispetto al licenziamento dei 45 dipendenti e la messa in liquidità della Thetis, si può.
Concretizzare i propositi
"Il piano industriale deve essere approvato, così come va ridiscussa la questione della liquidità dell'azienda, legata al Consorzio Venezia Nuova - ha spiegato Michele Mognato di Articolo Uno -. La nota positiva riguarda il tavolo interministeriale che dovrà vedere la luce prossimamente, coinvolgendo i dicasteri: Ambiente, Sviluppo, Lavoro e Infrastrutture. Possiamo giocarci una partita importante qui, essendo a Venezia, per evitare lo smembramento di Thetis e salvaguardare le professionalità dei lavoratori non solo come singoli, ma soprattutto come squadra", ha aggiunto.
"Mantenere l'ingegneria civile, ambientale e la direzione lavori"
Soddisfatto il sindacato Filctem per l'impegno del provveditore e dei commissari Cvn a garantire lavoro per gli addetti Thetis, compresi i 23 lavoratori dell'ex magistrato alle Acque. "Ciò che convince meno - dice Davide Camuccio della sigla Cgil - è la collaborazione con l'Arpav, sulla quale le istituzioni insistono molto per reinserire le unità occupazionali. Ci sembra improbabile nel giro di poco tempo che una struttura pubblica regionale del genere possa ricollocare decine di dipendenti. Positivo invece l'impegno a toglierli dalla procedura di licenziamento, anche con la cosiddetta perizia. Una sorta di appalto del provveditore al Cvn, dove rientrerebbero tutti i collaboratori, sempre restando fermo il proposito di rilanciare Thetis e concedere casomai il tempo necessario, con un anno di cassa integrazione straordinaria per gli occupati. Attendiamo i fatti".
