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Cronaca Tessera / Viale Galileo Galilei, 30

La polizia lo aspetta, trafficante si fa beffe dei controlli dell'aeroporto

E' accaduto nella notte tra il 20 e 21 marzo, quando un sospetto non si è presentato al desk degli arrivi. Ha semplicemente aperto una porta

Una beffa. Lo aspettavano al varco per stringergli le manette ai polsi, invece a fregarli è stato lui. Un cittadino marocchino che il 20 marzo era salito su un aereo della "Royal Air Maroc" con destinazione aeroporto Marco Polo di Venezia. Come riporta la Nuova Venezia, il sospetto trafficante di droga non avrebbe fatto altro che aprire la porta che collega all'area arrivi e riprendersi la valigia che volutamente aveva fatto finta di scordarsi. Con tanti saluti. Accade in uno dei luoghi più sensibili in fatto di antiterrorismo: l'atterraggio dell'aereo partito da Casablanca era previsto per le due della notte tra venerdì e sabato. Naturalmente, visto che si tratta di una tratta proveniente da Paesi "a rischio", alla polizia di frontiera arriva in anticipo la lista dei passeggeri a bordo, con tanto di numero di passaporto.

L'attenzione si concentra sul nominativo di un cittadino marocchino su cui pende una condanna per traffico di stupefacenti in Italia. Dunque gli agenti lo aspettano al varco, attendendo il momento in cui avrebbe messo piede al Marco Polo. Ma una volta che la navetta dei passeggeri è arrivata all'area arrivi del sospetto non c'era più traccia. Allo sportello di controllo dei viaggiatori extra Schengen non passa. Solo qualche ora più tardi si capirà cos'è accaduto, grazie alle telecamere di sicurezza: mentre gli altri si dirigevano verso i controlli di polizia, ha usato una porta di sicurezza interna ed è passato in un'altra area dello scalo e si allontanato con il bagaglio. L'episodio, oltre a una serie di verifiche per capire cosa non aveva funzionato, ha portato anche a una revisione totale di tutte le porte di servizio al fine di controllare anche il sistema di allarme ad esse collegato.Il marocchino è stato individuato il 23 marzo nel Piovese. Doveva scontare un anno e sei mesi di reclusione.

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