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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Un flashmob contro "La buona scuola": a Venezia va in scena la protesta dei docenti

Un gruppo di docenti precari, giovedì alle 16, ha provocatoriamente e simbolicamente venduto tutti i propri titoli di abilitazione in disaccordo con la legge del Governo Renzi

Un flash mob organizzato allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle modalità di selezione dei docenti. È stato questo l'obiettivo della manifestazione che si è svolta giovedì in diversi capoluoghi italiani. Anche a Venezia, verso le 16, un gruppo di docenti precari è sceso in piazza per protestare contro un istema che loro giudicano "corrotto".

"Tale manifestazione è stata organizzata con il molteplice scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle modalità di selezione dei docenti e sul corrotto sistema delle abilitazioni e manifestare il dissenso dei docenti già precedentemente selezionati (tfa, pas,...) a sostenere una prova inadatta a testare le capacità didattiche per carenza di tempi - ha dichiarato una delle organizzatrici -. Il supporto informatico inoltre è spesso inaffidabile e soprattutto vogliamo denunciare le ripetute irregolarità del procedimento concorsuale stesso: mancanza di griglie di valutazione, commissioni giudicatrici pubblicate all'ultimo minuto, problemi informatici per cui alcuni docenti hanno rifatto la prova ore dopo i compagni, mancanza di moduli di verbale o rifiuto delle commissioni di verbalizzare problemi o mancanze e inserimento a prove già iniziate di candidati non abilitati".

Durante la manifestazione i docenti hanno venduto simbolicamente i titoli di abilitazione, provando così a denunciare lo "schiacciamento dei diritti dei lavoratori da parte de "La buona scuola"". Alla protesta a Venezia hanno partecipato una decina di docenti che, sdraiandosi per terra, hanno provato a spiegare agli ignari passanti l'obiettivo della loro iniziativa.

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