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Ambiente / Marghera

Pfas, Veritas risponde ai comitati: «Analisi prive di validità scientifica»

Replica dell'azienda agli ambientalisti "no inceneritore". «Pericoloso allarmismo»

Sulla possibilità di inquinamento da Pfas nel suolo veneziano arriva la risposta di Veritas, che contesta le accuse dei comitati parlando di «pericoloso allarmismo». Le preoccupazioni riguardano la concentrazione di sostanze perfluoroalchiliche che sarebbe stata rilevata in campioni di terreno raccolti in un parco giochi di via Moranzani e in un terreno incolto di Fusina. Veritas fa notare, però, che queste analisi «non hanno alcuna validazione scientifica».

La stessa cosa, ricorda la società, era successa qualche mese fa, «quando lo stesso comitato aveva annunciato di avere trovato uova contaminate in quattro pollai domestici» al confine tra i territori di Venezia e Mira: in quell'occasione, spiega Veritas, «l’Ulss 3 aveva precisato di svolgere periodicamente analisi e campionamenti di alimenti, senza riscontrare inquinanti oltre le soglie di legge». L'azienda sanitaria aveva anche precisato che non sempre le produzioni familiari sono sinonimo di sicurezza alimentare, dal momento che non devono sottostare alle regole dei prodotti in vendita. E che le pratiche ritenute tradizionali (ad esempio, spargimento sul terreno delle ceneri della stufa, combustione all’aperto di legnami o rifiuti) spesso risultano dannose.

Secondo Veritas, inoltre, da parte dei comitati c'è un «accanimento» nei confronti del termovalorizzatore di Fusina, che invece è «moderno, adeguato e di ridotte dimensioni» e permette di evitare gli spostamenti dei camion che sarebbero necessari per portare altrove i rifiuti. I ricorsi contro l'impianto, ricorda la società, «sono stati bocciati al Tar, al Consiglio di Stato e perfino dall’Unione europea».

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