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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Giocava a calcetto durante il turno, vigile a processo contro il Comune

Il Tribunale di Venezia ha rinviato a giudizio l'agente che nel 2007 era stato pizzicato a timbrare il cartellino per poi andare a giocare. Per lui l'accusa è di truffa aggravata e rischia da 1 a 5 anni di galera

Una passione che gli potrebbe costare cara, quella del calcetto. Soprattutto se viene accolta l'accusa di truffa aggravata ai danni del Comune per averci giocato durante l'orario di lavoro. Questa l'accusa mossa contro un agente della polizia municipale di Venezia della sezione San Polo a Santa Croce. Il funzionario era stato pizzicato nel 2007 e tolto immediatamente da ogni incarico appena scoperto il raggiro. Secondo quanto riporta il quotidiano La Nuova, l'uomo riusciva a farsi spostare il turno perchè coincidesse con le partite di calcio a 5, di cui era giocatore assiduo.

Ora dovrà risponderne al Comune, che qualche giorno fa ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento: rischia il licenziamento, un risarcimento di danni morali e d'immagine e la reclusione da 1 a 5 anni. Pochi giorni fa è arrivata anche la notizia del rinvio a giudizio dal Tribunale di Venezia per il dipendente. Il suo sarebbe stato "un disegno criminoso con raggiri" nel timbrare il cartellino di entrata e uscita senza alcuna richiesta di autorizzazione e "nell'assentarsi indebitamente" per andare a giocare alle partite di calcetto organizzate dal gruppo sportivo della Municipale. Si sarebbe così "procurato lo stipendio" in modo ingiusto, dato che durante l'orario di lavoro si dedicava ad "attività ludiche".

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