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Cronaca Spinea

Tour contro il cyberbullismo: "Metà dei ragazzi ne ha avuto esperienza"

Martedì la tappa di Spinea di "Una vita da social": è l'iniziativa della polizia per prevenire un tipo di reato sempre più diffuso tra i giovanissimi

Social network, cyberbullismo, adescamento online, protezione della privacy: sono i temi su cui verte "Una vita da social", appuntamento della polizia di Stato con gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per la campagna educativa sui rischi del cattivo utilizzo della rete. Dalle 8.30 del 13 ottobre, in piazza Guglielmo Marconi a Spinea, un truck allestito ad aula multimediale ospiterà i giovani visitatori che incontreranno il personale della polizia postale e delle telecomunicazioni. Saranno loro che con un linguaggio semplice ma esplicito e con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione, illustreranno ai ragazzi come proteggersi dalle insidie del web.

Un viaggio virtuale per mettere in guardia gli internauti in materia di cyberbullismo e incontri sgraditi, ma anche di insidie più "subdole" come phishing, hackering, truffe, furti di identità. Insomma, una guida per insegnare ai ragazzi come sfruttare al meglio le potenzialità del web e delle community evitando di adottare comportamenti scorretti che mettano in pericolo sé od altri. L’iniziativa è diretta anche ai genitori e agli insegnanti che, come educatori, hanno il compito e il dovere di informarsi ed aiutare i ragazzi a proteggersi. Ci saranno anche tre stand allestiti dalla questura di Venezia, dalla polizia postale e della polizia stradale e dedicati ai temi della legalità e del rispetto delle regole. Testimonial sarà il campione di canottaggio Andrea Bedin, 39enne veneziano e presidente del comitato Veneto FICK (Federazione Italiana Canoa e Kayak).

Quella veneziana è una delle 57 tappe del tour itinerante su tutto il territorio nazionale, che fanno parte dell’imponente iniziativa realizzata dalla polizia di Stato e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia. Un progetto all’avanguardia, al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest’anno dalla Commissione Europea e riconosciuto come una delle migliori “best practices“ in Europa. D'altra parte il tema è più che delicato, al centro di gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e varie forme di prevaricazione.

Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la polizia di Stato su un campione di circa 4mila studenti di scuole medie e superiori, 2 su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l’8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell’alfabetizzazione informatica. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. La metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social.

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