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Cronaca

Maltempo in Veneto, Zaia chiede lo stato di emergenza nazionale

In Veneto danni per oltre 100 milioni. Il presidente della Regione: «Il Governo darà risposte»

«Le tempeste si allontanano, ma non bisogna allentare la tensione: il Veneto deve ripartire velocemente. Devono arrivare dallo Stato gli indennizzi promessi, deve essere data risposta a chi ha subito danni e devastazioni. È una fase delicatissima, che voglio definire ‘seconda emergenza’, non meno importante della prima risposta emergenziale». Lo ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia, all'indomani dell’ondata di maltempo che per giorni ha colpito il territorio regionale.

Zaia: «Chiesto lo stato di emergenza nazionale»

Il governatore ha annunciato oggi pomeriggio di aver trasmesso alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la richiesta dell’attivazione dello stato di emergenza nazionale. «Il maltempo che ha flagellato in questi giorni la Regione Veneto e l’intero Nord Italia ha provocato danni gravi e diffusi, oltre il ferimento di numerose persone - ha detto Zaia -. Nei giorni scorsi avevo già firmato lo stato di emergenza regionale, più volte aggiornato per far fronte agli eventi che sono successi dal 13 al 25 luglio; con questo ulteriore documento chiediamo al Governo il riconoscimento di un’emergenza che per gravità, estensione e durata, ha assunto un rilievo di carattere nazionale e la possibilità di accesso al fondo di solidarietà previsto per i danni catastrofali».

Secondo le stime, «i danni potranno superare complessivamente i 100 milioni di euro», ha puntualizzato il governatore veneto, specificando che «ora è fondamentale che la rete di raccolta delle segnalazioni sia efficiente». «I cittadini - ha aggiunto - devono inoltrare le proprie segnalazioni ai Comuni, che con rapidità dovranno trasmettere un dossier in Regione. Sulla base dello stato di emergenza che ho firmato, trasmetteremo al Governo il censimento auspicando lo stanziamento di fondi per la ripartenza e gli indennizzi».

Zaia negli ultimi giorni si è sentito a più riprese con i ministri competenti - Salvini, Musumeci e Lollobrigida -, che, spiega, «hanno piena consapevolezza di quanto accaduto e con l’operatività che contraddistingue il Governo Meloni sapranno dare al Veneto risposte».

Giordano, Cgil: «Subito lo stato di emergenza»

«I danni enormi che il meteo sta causando nella provincia di Venezia e in tutto il Nordest non sono frutto del caso - ha commentato il segretario generale della Cgil di Venezia, Daniele Giordano -. Ne sono un limitato esempio il tornado nella Riviera del Brenta del 2015, l’acqua alta del 2019, la grandine di questi giorni: servono urgentemente fondi per adeguare il territorio a fenomeni sempre più estremi. Non è più accettabile sentir minimizzare il cambiamento climatico e i suoi effetti, si tratta ormai di una realtà. Dobbiamo per quanto possibile fermare gli effetti dell’uomo e investire per permettere di conviverci». La Cgil, in particolare, chiede «che venga subito riconosciuto lo stato di emergenza. Servono al più presto risorse - aggiunge Giordano - per affrontare la situazione che centinaia di migliaia di veneziane e veneziani in questi giorni stanno vivendo e dei seri piani in grado di prevenire e affrontare gli eventi che verranno».

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