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Economia San Donà di Piave / Via John Fitzgerald Kennedy

Lafert, accordo integrativo storico. Bonus nascite e part time alle neo mamme

Premio di produzione da 1.650 euro a 2.150 al 2026 (obiettivi raggiunti). Borse di studio per i figli fino alla laurea magistrale. Undici ore all'anno per assemblee e flessibilità in entrata per esigenze scolastiche o di salute dei famigliari

Accordo integrativo storico per il gruppo Lafert di San Donà di Piave, che realizza apparecchi e materiali elettrici oltre a componenti elettronici. Il 30 ottobre le segreterie Fim e Fiom di Venezia, Fiom di Bologna e Fim-Fiom-Uilm di Lugo (Ravenna) con le Rsu, hanno siglato un’ipotesi di accordo integrativo per gli oltre 600 dipendenti di San Donà, i 200 di Noventa di Piave, i 70 di Fusignano e 14 lavoratori di Bologna. Dopo un percorso in cui sono stati consultati tutti i lavoratori e le lavoratrici delle sedi italiane, è stato siglato l’accordo 2023-2026. «Un risultato storico - commentano le sigle - sia sotto l’aspetto normativo che economico, che aggiunge elementi di welfare e conciliazione vita-lavoro significativi, oltre a una valorizzazione economica importante».

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In sintesi l’accordo prevede:

  • premio di produzione di 1.650 euro per il 2023, 1.750 per il 2024, 1.900 per il 2025, 2.150 per il 2026 a obbiettivi raggiunti;
  • chi converte anche parte del premio in welfare avrà un’aggiunta economica del 15 per cento;
  • la maturazione del terzo elemento (parte fissa in busta paga) per i siti di Bologna e Fusignano, che ad oggi è praticamente assente, in quattro anni arriverà a 198 euro al livello D2;
  • aumento del terzo elemento per tutti di 15 euro alla fine del 2026;
  • liberalità annuale di 250 euro di buoni benzina;
  • livello D1 per massimo 24 mesi se nel curriculum c’è un’esperienza lavorativa da metalmeccanico inferiore a due anni rispetto agli ultimi cinque anni;
  • undici ore all'anno per assemblee di cui due sulla sicurezza;
  • aumento economico del 5 per cento sulla maggiorazione del turno notturno (22-6);
  • aumento del contributo aziendale sui fondi previdenziali dello 0,2 per cento rispetto al Contratto collettivo nazionale di lavoro;
  • part-time a tempo determinato per le neo mamme;
  • flessibilità in entrata al lavoro per esigenze scolastiche o di salute di un familiare;
  • trenta ore all'anno di permessi a carico dell’azienda per: - visite mediche per sé e i figli fino ai 18 anni, - otto ore in caso di malattia dei figli
  • otto ore per l’inserimento dei figli all’asilo nido o alla scuola materna;
  • integrazione economica del 20 per cento oltre al trattamento Inps per chi usufruisce del congedo parentale per almeno 120 giorni;
  • bonus nascite di 250 euro;
  • istituite delle borse di studio per i figli più meritevoli dalle scuole secondaria fino alla laurea magistrale;
  • un incontro entro ottobre di ogni anno per discutere di formazione e professionalità;
  • calendario ferie da discutere e pianificare entro gennaio di ogni anno;
  • linee guida per la banca ore solidali;
  • ultrattività dell’accordo alla sua scadenza fino al nuovo rinnovo.

«Valutiamo tutti positivamente sia l’accordo che la partecipazione alle assemblee e al voto delle lavoratrici e lavoratori di tutte le sedi. Un ringraziamento particolare per la tenacia dimostrata e la coerenza avuta fin dall’inizio della trattativa a tutte le Rsu e organizzazioni sindacali», hanno commentato le segreterie sindacali dopo la firma dell'accordo.

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