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Approvato il rendiconto di bilancio del Comune di Venezia

Venti voti favorevoli e 11 contrari. Soddisfazione dall'assessore Michele Zuin. Consiglieri di minoranza: «Dimenticate tutte le partite sociali e ambientali»

Il Consiglio comunale ha approvato in seduta odierna, giovedì 25 giugno, in via telematica, con 20 voti favorevoli e 11 contrari, il rendiconto di gestione 2019. Il documento tecnico a fine 2019 fa registrare: un avanzo positivo di 62 milioni di euro. In cinque anni la situazione dell'amministrazione è passata da un disavanzo di 72 milioni di euro a un risultato positivo di 62. Il conto economico è di 140 milioni di euro, contro i 65 milioni dell'anno scorso, e 62 milioni di cassa libera: dal mese di maggio 2018 l'amministrazione ha potuto operare senza alcuna anticipazione di tesoreria e senza dover pagare interessi.

Il risultato a fine 2019

Nel corso dell’esercizio 2019 - si legge nella relazione sulla gestione - si sono verificate maggiori riscossioni rispetto ai pagamenti con un saldo positivo pari a euro 66.532.611,43 determinando così un saldo finale di cassa di euro 192.724.065,42. La differenza tra crediti e debiti della gestione dei residui presenta un saldo positivo di euro 304.940.621,23 che sommato al saldo finale di cassa determina un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019 pari a euro 378.359.509,21 al netto delle spese rinviate a futuri esercizi mediante il fondo pluriennale vincolato.

I commenti

Soddisfazione dall'assessore al Bilancio Michele Zuin che ricordando il collega consigliere di maggioranza scomparso quest'anno, Paolo Pellegrini, in relazione ai fondi del governo, dice: «nessuna amministrazione, neppure di colore politico omogeneo, ha saputo attrarre risorse come quella di Brugnaro. Si pensi al rifinanziamento della legge Speciale; non avveniva da oltre 15 anni. Stupisce - afferma - il voto contrario della Municipalità di Mestre. Capiamo che i rilievi sono politici». «Si doveva aumentare la soglia di esenzione Irpef - commenta il consigliere della Lista Casson Rocco Fiano, che vota contro - Nell'equilibrio di bilancio, sulla parte capitale (con quote di avanzo di circa 28 milioni) c'è stata difficoltà a utilizzare le risorse che erano state inserite nel bilancio previsione? Non sono stati erogati servizi?», chiede. «Non sono stati tagliati servizi neppure in regime fiscale ridotto - replica Zuin -. Anche nel caso delle partecipate non c'è stata alcuna riduzione».

L'occasione

Il rendiconto 2019 conferma un cambio di gestione, «a partire da qualcosa che ha avuto inizio il 22 luglio 2014: il commissariamento». Lo sostiene il consigliere Renzo Scarpa. «In occasione di quel momento la riflessione ha riguardato la necessità di ristabilire una situazione di equilibrio dei conti attraverso un lavoro di ricostruzione delle diverse partite che compongono il bilancio del Comune di Venezia. Dopo spettava all'amministrazione mettere al centro delle proprie azioni la città, il suo territorio, i cittadini. Purtroppo, quello approvato oggi - dice Scarpa -, sembra il bilancio di una società per azioni in cui valgono solo i numeri. Nessuna visione d'insieme, nessuna indicazione sulle necessità e i bisogni della nostra collettività. La città - afferma il consigliere - non esce rafforzata da questa diminuzione dei servizi, perdita di abitanti, mancata tutela ambientale e scarse misure a contrasto dei cambiamenti climatici. Eppure, come è stato dimostrato, questa amministrazione ha avuto a disposizione molte risorse».

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