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Economia Tessera / Tessera

«Così non possiamo lavorare». Caldo eccessivo e rischio malori in aeroporto

La denuncia dei sindacati Cgil, con Filt e Filcams, e Fifascat Cisl. «Impianto di condizionamento adeguato e poche pause per la reidratazione. Rispettare la salute degli operatori». Segnalazioni allo Spisal

«Le altissime temperature registrate in questo periodo sono insopportabili per gli operatori aeroportuali che lavorano all’esterno e gli impiegati all’interno dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Il personale della sicurezza, degli handler, dei servizi di terra, dei bar e ristoranti, dell’autonoleggio, dei negozi, delle manutenzioni che è “obbligato” a rimanere per la totalità del proprio turno nella stessa postazione effettuando, inoltre, attività fisica, sta subendo sicuramente uno stress psicofisico mai registrato prima».

I sindacati lanciano l'allarme sulle condizioni di lavoro allo scalo aereo di Tessera, in questi giorni di caldo record. «Abbiamo più volte sottolineato a Save, anche negli anni precedenti, l'inadeguatezza dell'impianto di climatizzazione interno - commentano Cgil, Filcams e Filt - La settimana scorsa gli stessi responsabili aziendali per la sicurezza (Rls) hanno provveduto a segnalare nuovamente il problema allo Spisal chiedendo loro un intervento. Sappiamo che alcune attivitàvengono svolte in condizioni in cui non si possono ridurre le temperature, in particolare negli handler e gestione bagagli, così come nelle attività di safety, ma questo necessita che si aumentino le pause e le possibilità di idratarsi».

Per il sindacato e le categorie dei trasporti e dei servizi che rappresentano gli operatori aeroportuali, non ci sono alternative per la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.«Questo tema pone all’evidenza quello che Cgil chiede da anni: una riunifcazione della rappresentanza all’interno del sito aeroportuale proprio a partire dal tema salute e sicurezza che non dovrebbe essere frammentato, ma ricondotto a un unica rappresentanza.
Se alle alte temperature aggiungiamo anche una carenza cronica di personale per tutto il comparto aeroportuale, otteniamo un mix “perfetto” di problematiche che inevitabilmente vanno a ripercuotersi sul lavoro svolto e sui passeggeri, con code per qualsivoglia servizio interno. Siamo pronti a fare la nostra parte ma senza un confronto urgente non potremo che mettere in campo le azioni di mobilitazione che riterremo più opportune».

«Il caldo torrido di questi giorni sta facendo emergere ancora di più i problemi già noti all’interno dell’aeroporto Marco Polo di Tessera-Venezia - commenta Diego Marcomini della segreteria di Fisascat Cisl Venezia -, non escludo la richiesta d’intervento degli enti di controllo come Spisal. La situazione è disastrosa di suo – fa sapere Marcomini – perché c’è carenza d’organico in molti settori come la ristorazione, le pulizie, la vigilanza. I carichi di lavoro sono aumentati, il personale è stanco e se non si potenzia la climatizzazione con le alte temperature, c’è il serio rischio che qualcuno accusi dei malori. E lo dobbiamo evitare». Marcomini fa sapere anche di una crescita di licenziamenti, dovuti proprio ai carichi di lavoro divenuti sempre più pesanti. «I problemi degli ultimi giorni - continua - si sommano a quelli noti, perché si era già in sofferenza. Il quadro è pesante e critico, molti dipendenti si stanno guardando attorno e abbandonano il loro posto per andare altrove. Servono provvedimenti urgenti».

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