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Enel: Cgil, Cisl e Uil si mobilitano

«Esternalizzazioni di attività centrali e un cambio di orario di lavoro in e-distribuzione senza accordi con i sindacati». Filctem, Flaei e Uiltec aprono lo stato di agitazione. «L'azienda ormai concentrata a contenere la spesa»

Mesi di confronto fra sindacati ed Enel portano, per le tre sigle confederali, ad un nulla di fatto. Filctem, Flaei e Uiltec aprono la mobilitazione. «Enel lancia una sfida senza precedenti a lavoratori e sindacato, annunciando esternalizzazioni di attività "core" e un cambio di orario di lavoro per gli operativi di e-distribuzione senza alcun accordo». Così si legge nella nota. «L'azienda, centrale per guidare la transizione energetica, è ormai solo concentrata a contenere la spesa - proseguono - con un arretramento sul piano delle tutele e senza una visione per il bene del Paese».

Lo stato di agitazione sarà formalizzato nei prossimi giorni. «Stiamo contrastando - prosegue la nota sindacale - un atteggiamento del management di Enel, utile agli azionisti privati e per nulla orientato al bene comune. Ciò che non possiamo accettare è l’ingiustificata riduzione del costo del lavoro e tutele, come non si era mai manifestata prima d'ora». I sindacati parlano di «voci insistenti» di iniziative che mettono in discussione la solidità e il protagonismo del Gruppo con la possibile cessione ad altre aziende di infrastrutture della Rete. «Quali sono i progetti dell'azienda alla scadenza della concessione della distribuzione al 2029?».

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