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Economia Santa Maria di Sala / Tabina

Speedline, le assemblee dei lavoratori approvano all'unanimità l'accordo

Stipulato la scorsa settimana al ministero delle Imprese e del made in Italy per la cessione al fondo tedesco Callista: 350 lavoratori hanno dato parere favorevole

Le assemblee dei lavoratori hanno deciso per il sì, all'unanimità. Così ieri nelle due riunioni da un'ora e mezza ciascuna i dipendenti dello stabilimento di Ronal a Tabina di Santa Maria di Sala hanno dato il via libera all'accordo che sancisce il passaggio della società al fondo di investimento tedesco Callista. L’intesa, siglata giovedì scorso al ministero delle Imprese e del made in Italy, prevede impegni da parte dell’investitore (Callista) e del gruppo Ronal per i prossimi due anni. Con questa ipotesi partirà la reindustrializzazione della società con la salvaguardia dell'occupazione e degli attuali livelli produttivi. Il contenuto prevede:

  • il passaggio azionario al Fondo Callista e la presa in carico di tutti i 360 dipendenti di Speedline, senza alcun licenziamento e con il mantenimento di tutte le condizioni contrattuali, sia normative che economiche;
  • l’impegno da parte dell’investitore all’obiettivo occupazionale, a regime, di almeno 300 lavoratori;
  • l’utilizzo della cigs per il contratto di solidarietà che potrà garantire la copertura dell’ammortizzatore sociale per un periodo di almeno 24 mesi, con la possibilità di un ulteriore periodo aggiuntivo di un anno;
  • che durante la solidarietà venga data ai lavoratori, oltre alla rotazione, anche la garanzia di un’integrazione dell'80 per cento della retribuzione e la sicurezza della maturazione dei ratei di tredicesima, ferie e permessi;
  • un piano di incentivazione economica per le uscite volontarie a partire da settembre per il personale “pensionabile fino a 4 anni” e “non pensionabile” per facilitare la ricollocazione;
  • un piano di garanzia e incentivazione per i lavoratori in somministrazione, oltre impegno societario alla ricollocazione occupazionale;
  • la definizione di un piano di formazione professionale finanziata per la riqualificazione o la ricollocazione;
  • l’impegno a non attuare nessuna iniziativa unilaterale per la riduzione del personale;
  • il riconoscimento di tutti gli accordi sindacali e delle prassi consolidate in Speedline;
  • la garanzia del fondo a rifinanziare la società, qualora ci fosse necessità, per almeno dua anni dal momento dell’acquisizione e a garantire l’obiettivo occupazionale di 300 lavoratori per due anni e il minimo di 225 lavoratori per tre anni anche in caso di cessione o vendita della società;
  • l’utilizzo degli immobili con affitto per nove anni prorogabili e per almeno due anni senza costi per l’investitore;
  • l’acquisizione e l’utilizzo di impianti e macchinari e strumenti necessari all’attività aziendale;
  • la garanzia per la produzione dei marchi “Speedline Corse” e “Speedline” e per i brand Ferrari, Maserati, Lamborghini, Aston-Martin, McClaren, Jaguar, con il vincolo di non concorrenza da parte di Ronal per 5 anni;
  • l’allargamento del perimetro industriale alle produzioni dei cerchi Porsche e Alfa Romeo con la rinuncia al vincolo di non concorrenza da parte di Ronal;
  • l’implementazione del piano di sviluppo realizzato dal management Speedline in tutte le sue fasi; 
  • la messa a disposizione a Callista, per almeno un anno e mezzo dell’attuale ufficio tecnico e dei servizi commerciali del gruppo Ronal, tempo necessario affinché Speedline possa implementare tali strutture al proprio interno;
  • l’impegno di Ronal affinché App Tech si avvalga del servizio di verniciatura e lavorazioni meccaniche (diamantatura) di Speedline di tutti i progetti in essere e di quelli nuovi, allargandone l’attività anche alle commesse che oggi si fanno presso altri clienti;
  • l’impegno di tutte le parti a incontrarsi entro sei mesi dalla vendita, per valutare l’acquisizione delle quote di App Tech come parte integrante del processo di reindustrializzazione;
  • l’impegno di tutte le part a incontrarsi ogni sei mesi presso la sede ministeriale per il monitoraggio dell’accordo;
  • anche su richiesta di Callista di valutare entro il mese di settembre la possibilità che Invitalia possa partecipare al progetto di reindustrializzazione.

«Qualche richiesta di chiarimento è arrivata dai lavoratori riguardo alle tutele occupazionali, agli incentivi all'esodo e all'ingresso di App Tech nel piano industriale - ha commentato Matteo Masiero della Fim Cisl - nel complesso, e vigilando sul processo appena iniziato, i presupposti per essere ottimisti non mancano». App Tech, uno dei punti più controversi delle trattative, come la non concorrenza su specifiche lavorazioni, sono entrati a far parte dei punti dell'accordo e questo anche perché, spiega Masiero, «poco alla volta Ronal si è avvicinata alle nostre posizioni e Callista si è fidata delle buone intenzioni sullo sviluppo del sito produttivo. Sabato, a conclusione di questa prima fase dell'accordo - conclude il sindacalista - è prevista una festa di tutti i lavoratori alla Speedline».

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