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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia Santa Maria di Sala / Tabina

Speedline, presentato il piano di ripresa al Mise. L'ad Brauner valuta se investire

Al tavolo del ministero dello Sviluppo venerdì la Fondazione Ergo snocciola le cifre della crisi. Per la ripresa servono risorse, efficientamento e riduzione del costo del lavoro. Sul progetto "Flex Factory" la parola passa all'azienda

Nuovo incontro al ministero dello Sviluppo economico (Mise) per la vertenza Speedline di Tabina, a Santa Maria di Sala. Al tavolo l'azienda, i sindacati locali, l'advisor, i rappresentanti della Regione Veneto e la Fondazione Ergo, per la presentazione del progetto per salvare l'azienda che fa capo alla Ronal. Le istituzioni, i rappresentanti del ministero del Lavoro, le confederazioni sindacali e l’amministratore delegato di Speedline, Oliver Brauner, con Thomas Muller, erano collegati in videoconferenza. 

Entrati nel vivo dei numeri, la Fondazione Ergo ha snocciolato tutte le cifre, facendo un'analisi accurata della situazione e riportandone l’andamento degli ultimi anni con un'ipotesi di tre scenari possibili. Il primo: come sarebbe andata la Speedline nei prossimi anni se non ci fosse stata la scelta di delocalizzare. In questo caso, con pochi investimenti e mantenendo i volumi a oggi presenti nello stabilimento di Tabina, la produzione avreebbe potuto proseguire in positivo. Fondazione Ergo ha poi descritto l’impatto violento che ha avuto la scelta di avviare a dicembre il Global Sourcing. In questo secondo scenario è chiaro che i volumi vanno a ridursi drasticamente e non sono previsti investimenti di rilancio o per dare continuità all’impresa. È chiaro che la decisione di Ronal orientata a delocalizzare ha generato e sta generando le criticità in Speedline. Nel progetto di sostenibilità che la fondazione Ergo ha presentato, sono previste azioni di efficientamento dello stabilimento, unitamente a investimenti da parte del gruppo Ronal e azioni da attivare per ridurre il costo del lavoro.

Il progetto definito Flex Factory guarda alle ruote di alta gamma concentrandosi su piccole serie e alta qualità come base di partenza per acquisire ulteriori volumi per il rilancio del sito di Tabina. «Abbiamo chiesto che nel piano vengano considerati i finanziamenti che potrebbero mettere a disposizione i ministeri dello Sviluppo, del Lavoro e la regione Veneto - commentano le sigle Fim e Fiom - Abbiamo chiesto che nel piano venga considerata la possibilità di fare rientrare in Speedine il forgiato, attualmente fatto da App Tech, che rientra nella fascia di alta gamma. Su questa prima presentazione l'ad Oliver Brauner ha espresso alcune perplessità ma ha detto che farà tutte le valutazioni, incontrando la Fondazione Ergo e le istituzioni già la prossima settimana». Positivo, per i sindacati, che si sia arrivati alla presentazione del progetto e che ci sia un’apertura da parte aziendale. «Le istituzioni hanno dichiarato la loro disponibilità a investire qualora Ronal condividesse il percorso. Al prossimo incontro, che si terrà, orientativamente entro la metà di maggio, se ci saranno novità sostanziali, faremo sicuramente un’assemblea».

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