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Economia San Marco / Calle Goldoni

Bonvecchiati: è ufficiale il licenziamento collettivo

Per 65 dipendenti fissi e un'altra cinquantina di stagionali e termine. L'ufficialità dopo l'annuncio a fine luglio. Ristrutturazione per due anni e la società poi cede alla spagnola Palladium. Per ora niente cassa integrazione

L'ultimo giorno di lavoro per i dipendenti dell'hotel Bonvecchiati in Bacino Orseolo a Venezia sarà il 30 ottobre. La società lo ha ufficializzato nero su bianco dopo averlo annunciato verbalmente a fine luglio. A rimanere a casa sono 65 dipendenti fissi e un'altra cinquantina fra stagionali e operatori a tempo determinato, per i quali al momento non è previsto, spiegano Renato Giacchi della sigla sindacale Filcams Cgil e Riccardo Vitulo della UilTucs, alcun ammortizzatore sociale. L'azienda al termine di una riqualificazione importante, che andrà avanti per due anni, dovrebbe cedere l'attività alberghiera del Bonvecchiati e del gemello più piccolo, l'hotel Palace compreso il ristorante La Terrazza, alla spagnola Palladium tenendo solo la proprietà degli immobili. Per questo non intende aprire una procedura di cassa integrazione, che è quanto invece vorrebbero i sindacati per garantire la continuità occupazionale dei dipendenti.

La prossima settimana è previsto l'incontro d'inizio procedura di licenziamento collettivo con i sindacati, poi Filcams e Uiltucs si metteranno in contatto con l'unità di crisi della Regione Veneto. I dipendenti dovrebbero riuscire a percepire lo stipendio fino a fine anno, al termine di tutte le pratiche, ma poi non avrebbero alcuna prospettiva certa. Il progetto prevede un investimento di 40 milioni di euro anche per collegare l’hotel Bonvecchiati da 191 camere con il Palace (4 stelle da 70 stanze) in un’unica struttura da 168 camere, su una superficie di 10 mila metri quadrati. Giacchi e Vitulo intendono chiedere un incontro anche al Comune. Se sono stati autorizzati i lavori di riqualificazione, ci vorrebbe, commentano, un accordo di tutela per chi lavora nella sede.

«Non esiste che l’Hotel Bonvecchiati di Venezia chiuda per lavori di restauro perché ha cambiato proprietà e contestualmente licenzi 120 persone. Parliamo di uomini e donne che hanno una famiglia e, a partire dal 30 ottobre, non avranno più un lavoro su cui contare. Chiediamo subito, con urgenza, un incontro con l’azienda che ha acquisito l’hotel: siamo disponibili ad un accordo solo ed esclusivamente se verranno attivati gli ammortizzatori sociali. Se ciò non avvenisse proseguiremo con una vertenza sindacale e non escludiamo nemmeno manifestazioni in piazza - afferma Vitulo - non lasceremo soli in questa battaglia».

«Venezia è la città più bella del mondo – ha aggiunto il segretario generale della Uil Veneto Roberto Toigo – e fa sognare e attrae oltre 20 milioni di visitatori all’anno. Per ospitarli, Venezia ha numerosissimi servizi che vengono tenuti in piedi da gente che lavora e lo fa sempre. Accogliamo a braccia aperte chi punta su Venezia e decide di investirci ma non deve avvenire disfacendosi del personale. I lavoratori sono una risorsa che va valorizzata e difesa».

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