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Economia

Vertenze di lavoro sempre più straniere a Venezia

Cisl: «Il Bangladesh è divenuto nel quadriennio 2020-2023 il primo paese estero, superando Romania e Albania». I dati del sindacato sull'andamento delle richieste di prestazioni

Vertenze sindacali sempre più straniere a Venezia. Hanno il passaporto del Bangladesh gli iscritti alla Cisl di Venezia per i quali, al netto degli italiani, è stato aperto il maggior numero di vertenze di lavoro dal 2020 al 2023. Turismo e commercio sono i settori dove si concentra un terzo del lavoro: tremila controversie nel 2023 fra dimissioni, recuperi crediti, assistenza nei concorsi e consulenze. «Segno dei tempi e di una società che cambia», afferma  il responsabile dell’ufficio vertenze Cisl Venezia, Marco De Favari. Il Bangladesh è divenuto nel quadriennio 2020-2023 il primo paese estero, superando Romania e Albania. Non a caso, la comunità bengalese è una delle più importanti in Italia, dove solo nel comune di Venezia se ne contano circa 10 mila. 

Crescono anche le dimissioni dei lavoratori in base ai dati Cisl: in quattro anni, dal 2020 al 2023, sono state 8.702. «Abbiamo assistito a un impoverimento del mondo del lavoro - prosegue De Favari - con una riduzione del valore economico delle vertenze e dei risarcimenti. Ora ci stiamo concentrando sulla responsabilità solidale dei committenti degli appalti, sull’equa riparazione per l’eccessiva durata dei processi (legge Pinto), sul risarcimento dei danni da infortuni sul lavoro, sulla corretta applicazione dell’orario part-time. Abbiamo registrato anche una crescita delle dimissioni perché, terminata la pandemia, parecchi stanno cercando di ricollocarsi altrove per migliorare la propria qualità della vita e le condizioni economiche». Molte persone, dice l'organizzazione sindacale, non solo guardano allo stipendio ma sempre di più alla conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro.

Tornando agli stranieri, dai numeri dei quali attraverso le richieste che fanno al sindacato si evince l'evoluzione della componente lavorativa in città, sono aumentate le richieste di assistenza legale degli stranieri, che ormai rappresentano più di un quinto del totale ma con differenze marcate tra il comune di Venezia e il resto della provincia. Dal 2015 al 2023, il 78,68 per cento di chi si è rivolto all’ufficio vertenze della Cisl è italiano, il 4,16 è bengalese e il 4,04 è rumeno. Se guardiamo a come sta cambiando la tendenza, notiamo nei dati Cisl che nell’ultimo quadriennio 2020-2023 tra Venezia e terraferma le vertenze individuali hanno toccato per il 57,39 per cento gli italiani e per il 18,32 per cento i bengalesi. In tutto questo fa specie l’assenza dei cinesi in tutte le vertenze, anche se nel Veneziano non sono la comunità più forte. 

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