"Canova, Hayez, Cicognara", una mostra per i 200 anni delle Gallerie dell'Accademia
Sette anni, dal 1815 al 1822, a testimonianza di rilancio culturale per una città, Venezia, che era uscita con le "ossa rotte" dalla stagione napoleonica, sul piano politico con la fine della millenaria Repubblica "Serenissima" e la cessione all'Austria e sul piano artistico con i beni trafugati da palazzi e chiese.
Per i 200 anni delle Gallerie dell'Accademia
Attorno a questi anni cruciali per la "nuova" Venezia - segnati dal ritorno da Parigi dei Cavalli di San Marco, sul finire del 185, e la morte di Antonio Canova, il 13 ottobre 1822 si sviluppa la mostra promossa dalle Gallerie dell'Accademia, aperta al pubblico dal 29 settembre 2017 al 2 aprile 2018, a cura di Fernando Mazzocca, Paola Marini e Roberto De Feo, in occasione del bicentenario dell'inaugurazione delle prime cinque sale delle Gallerie, il 10 agosto 1817.
130 opere, 10 sezioni
Un'esposizione di 130 opere, articolata in dieci sezioni a pianterreno, ma che si espande nella 'permanente' ai piani superiori, che ruota attorno a tre personaggi chiave: il conte Francesco Leopoldo Cicognara, presidente dell'Accademia, Canova e Francesco Hayez. La narrazione della mostra "Canova, Hayez, Cicognara. L'ultima gloria di Venezia" attraverso dipinti, sculture, disegni, libri si sviluppa a partire dal ruolo centrale svolto dai tre nella "rinascita" culturale lagunare, ma offre spunti sui grandi temi che l'hanno caratterizzata.
La mostra, di fatto, è anche un modo per guardare alle origini per porre le basi per il futuro, con le Gallerie veneziane impegnate, grazie anche al Mibact e ai comitati privati, in una serie di acquisizioni di dipinti e disegni, di formazione, di restauri, come per il ciclo delle Storie di Sant'Orsola di Carpaccio, di prossime mostre, come per Tintoretto e forse Leonardo.