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Domenica, 28 Aprile 2024
Cinema Dorsoduro

"Cinema svizzero a Venezia #7"

Dal 5 all'11 marzo il meglio del cinema svizzero a Palazzo Trevisan degli Ulivi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Riceviamo e pubblichiamo:

"Giunta alla settima edizione, la rassegna cinematografica Cinema Svizzero A Venezia si conferma uno dei principali appuntamenti cinematografici nel panorama culturale della città lagunare, unico nel suo genere. Interamente dedicata alla cinematografia d’Oltralpe, la rassegna, curata da Massimiliano Maltoni, si svolge nella cornice di Palazzo Trevisan degli Ulivi, spazio culturale svizzero a Venezia. A cominciare dalla pre-apertura del 5 marzo, proseguendo poi fino a domenica 11 marzo, una settimana di visioni e di scoperta della ricca produzione cinematografica svizzera e dei suoi protagonisti: 12 lungometraggi, di cui 6 in anteprima (tutti in lingua originale con sottotitoli), e oltre 20 ospiti, tra registi, attori, produttori, professionisti ed esperti, a presentare i film e incontrare il pubblico. Tanti, ben 7, i film realizzati da registe donne. La giornata di pre-apertura presenta due documentari strettamente in relazione l’uno con l’altro: Non ho l’età, del giovane regista ticinese Olmo Cerri, e Siamo Italiani, autentico capolavoro del cinema del reale, firmato a sei mani nel 1964 da Alexander J. Seiler, Rob Gnant, June Kovach. Due film che trattano della grande ondata migratoria degli anni Sessanta e che pongono oggi una riflessione profonda sul tipo di elaborazione che hanno compiuto, e stanno compiendo, Svizzera e Italia sul fenomeno migratorio. Il tema dei diritti è ancora centrale nel film d’apertura, il 6 marzo, Contro l’ordine divino di Petra Volpe: un film corale e brillante che racconta la lotta delle donne svizzere per ottenere il diritto di voto all’inizio degli anni ‘70. Presenterà il film l’attrice Marta Zoffoli, nota al pubblico televisivo e cinematografico, già interprete per Fausto Brizzi e Woody Allen. Al vulcanico e geniale regista teatrale e cinematografico Milo Rau, protagonista assoluto alla Biennale del 2015 con lo spettacolo Hate Radio, è dedicata la giornata di mercoledì 7 marzo. Das Kongo Tribunal, presentato all’ultimo Locarno Festival, mette in scena un simbolico tribunale civile nel Congo orientale, teatro del più vasto e sanguinoso conflitto economico nella storia dell’umanità, consegnandoci un film esemplare che disegna in modo chirurgico le mappe dello sfruttamento delle potenze occidentali nel cosiddetto mercato globale. Milo Rau incontrerà il pubblico al termine del film in un dialogo condotto da Enrico Pastore. Sono “al femminile” gli sguardi che caratterizzano la giornata dell’8 marzo: Jacqueline Zünd presenterà Almost There, lirico apologo sulla ricerca di un nuovo senso alla propria esistenza; la giovane regista e attrice Lisa Brühlmann accompagnerà il pubblico alla visione della sua folgorante opera prima, Blue My Mind, romanzo di formazione violento e poetico che concorre in ben 7 categorie al Premio del Cinema Svizzero 2018. Lo schermo di Palazzo Trevisan si accende venerdì 9 con due film on-the-road, toccanti e divertenti. Calabria, di Pierre-François Sauter, è il viaggio improbabile dalla Svizzera alla Calabria di due immigrati impiegati delle pompe funebri. Cercando Camille, opera prima dell’attrice e regista Bindu De Stoppani (protagonista di The Beach e 28 giorni dopo di Danny Boyle), si svolge tra la Svizzera e la ex Jugoslavia, dove l’impacciata ma determinatissima Camille conduce il padre malato di Alzheimer lungo i tragitti della sua memoria. Si prosegue il 10 marzo all’insegna della collaborazione con le Solothurner Filmtage, con due film che arrivano dall’ultima edizione del festival. Willkommen in der Schweiz, documentario firmato da Sabine Gisiger, ha come protagonista il sindaco del piccolo e opulento paese di Oberwil-Lieli, una sorta di novello Schwarzenbach che si oppone “democraticamente” alla richiesta di accogliere dieci richiedenti asilo; Vakuum, film profondo ed essenziale, segna il ritorno a Venezia della giovane e talentuosa regista Christine Repond con una storia di amore e rabbia all’ennesima potenza. Nella giornata di chiusura, domenica 11 marzo, sono i pinguini di Hans-Ulrich Schlumpf a farla da padroni, in un grande classico del cinema svizzero presentato in versione restaurata: Il congresso dei pinguini, che già nel 1993 lanciava grida sull’intervento distruttivo dell’uomo nei confronti del pianeta. In chiusura, uno dei film svizzeri più celebrati dell’anno, Tiere, di Greg Zglinski, reduce dal successo alla Berlinale 2017: un film onirico, divertentissimo e spiazzante dove il misterioso fascino della vita (e della morte) è protagonista assoluto. Alla rassegna si affianca la seconda edizione del progetto Critics Academy, promosso da CINEMA SVIZZERO A VENEZIA in collaborazione con nonsolocinema, rivista online di informazione cinematografica e culturale. PROGRAMMA Lunedì 5 marzo - Aspettando Cinema Svizzero a Venezia Quando i migranti eravamo noi… Migrazioni tra passato e presente. ore 17:30 - NON HO L'ETÀ di Olmo Cerri (Svizzera/Italia, 2017 | 93’) Presenta il regista Olmo Cerri Carmela, don Gregorio, Gabriella e Lorella non si conoscono ma hanno molto in comune. A metà degli anni Sessanta, al culmine della grande ondata migratoria, sono arrivati in Svizzera. E qui hanno vissuto gli anni di Schwarzenbach ascoltando la giovanissima cantante Gigliola Cinquetti, diventata celebre dopo la vittoria al Festival di Sanremo 1964. Quattro storie che si incrociano sulle note di una delle canzoni più popolari dell’epoca e che raccontano di speranze, sogni, solidarietà, ma anche (e soprattutto) di chiusura, xenofobia, clandestinità e sfruttamento. Quattro storie lontane eppure così drammaticamente vicine e attuali. ore 21:00 - SIAMO ITALIANI di Alexander J. Seiler, Rob Gnant, June Kovach (Svizzera, 1964 | 79’) Negli anni ‘60 e ‘70, i lavoratori italiani in Svizzera erano considerati un “problema”. Siamo Italiani è il duro ritratto della loro esperienza oltre confine. Dalle visite mediche disumanizzanti, alle condizioni dei luoghi di lavoro e degli alloggi; dall'impedimento al ricongiungimento familiare, alle interminabili domeniche; dai pregiudizi degli svizzeri, alla burocrazia. “Non siamo qui come sociologi o assistenti sociali”, commentò allora Seiler, “ma come cittadini che fanno domande senza porsi un freno, e ci sembra che per i nostri interlocutori noi siamo, senza eccezioni, i primi svizzeri a interessarsi a loro non soltanto per alcuni aspetti della loro vita, ma in quanto persone con tutto quello che hanno da raccontare.” Martedì 6 marzo – Evento d’apertura ore 17:30 - CONTRO L’ORDINE DIVINO (Die Göttliche Ordnung) di Petra Volpe (Svizzera, 2017 | 96’) Presenta l’attrice Marta Zoffoli 1971. Nora è una giovane madre e casalinga che vive in un pittoresco villaggio con il marito e i due figli. La Svizzera rurale è ancora totalmente estranea ai grandi cambiamenti sociali portati dal '68, e così pure la vita di Nora, persona mite e benvoluta da tutti. Ma qualcosa sta cambiando nella democratica Svizzera, e Nora inizia a partecipare alle lotte per il voto alle donne. Sin dal 1200, infatti, la prassi del referendum ha istituito la democrazia diretta in Svizzera, purché siano solo gli uomini a votare. Concedere il voto alle donne andrebbe contro “l'ordine divino”. Un film corale, sincero, divertente e toccante, dove la voce delle donne svizzere si unisce simbolicamente al coro di tutti coloro che lottano per i loro diritti. Mercoledì 7 marzo ore 18:00 - DAS KONGO TRIBUNAL di Milo Rau (Svizzera/Germania, 2017 | 100’) anteprima italiana Al termine della proiezione, il regista Milo Rau incontra il pubblico in una conversazione moderata da Enrico Pastore (regista e critico teatrale). Negli ultimi 20 anni, la guerra in Congo ha provocato oltre 6 milioni di morti. Un’inspiegabile guerra civile ha trasformato in un inferno un territorio grande quanto l’Europa occidentale. Ma le ragioni del conflitto si trovano facilmente nelle lotte per il controllo dei commerci globali, dato che il Congo possiede ricchi giacimenti di materie prime necessarie all’alta tecnologia. Milo Rau raccoglie vittime, colpevoli, osservatori e analisti del conflitto in un simbolico tribunale civile nel Congo orientale, restituendoci un quadro nudo e crudo del più vasto e sanguinoso conflitto economico nella storia dell’umanità. Un’opera fondamentale per comprendere il nostro presente. Giovedì 8 marzo ore 17:30 - ALMOST THERE di Jacqueline Zünd (Svizzera, 2016 | 80’) anteprima italiana Presenta la regista Jacqueline Zünd Tre uomini ormai anziani si mettono alla ricerca del senso della vita. Bob baratta gli agi della propria casa con un camper e parte per un viaggio introspettivo nel deserto californiano. Steve, drag-queen e comico stanco dell’Inghilterra, si riconcilia con il proprio passato all’ombra dei grattacieli di Benidorm mentre, a Tokyo, Yamada ritrova il sorriso leggendo storie ai bambini. Tre storie che geograficamente e umanamente sembrano lontanissime. Una lontananza apparente che lo sguardo della regista, sempre alla “giusta distanza”, e il montaggio “narrativo” fanno svanire con naturalezza, creando tra spettatore e protagonisti un’adesione insospettabile. ore 21:00 - BLUE MY MIND di Lisa Brühlmann (Svizzera, 2017 | 97’) Presenta la regista Lisa Brühlmann Poco prima delle vacanze estive, la 15enne Mia si trasferisce con i genitori nei sobborghi di Zurigo. Mia si è sempre sentita un’estranea e quando chiede se è stata adottata, la madre si risente, ma non risponde. Mentre la ragazza precipita in un’adolescenza selvaggia nel tentativo di reagire alla situazione, il suo corpo comincia a mutare: all’inizio in modo impercettibile, poi con una forza tale da farla quasi impazzire. Disperata, tenta di anestetizzarsi con sesso e droga, sperando così di fermare la marea che la sta travolgendo. Ma la natura è più potente e la trasformazione di Mia procede inesorabile verso quell’essere rimasto sopito in lei per anni… Un potente romanzo di formazione, protagonista assoluto della scena festivaliera internazionale. Venerdì 9 marzo Ore 17:30 – CALABRIA di Pierre-François Sauter (Svizzera, 2016 | 117’) anteprima italiana Presenta il regista Pierre-François Sauter Dopo la morte di un immigrato calabrese in Svizzera, due impiegati delle pompe funebri di Losanna – Jovan, zigano ed ex cantante di Belgrado che crede nella vita dopo la morte, e José, portoghese che crede solo in ciò che vede – percorrono l’Italia da nord a sud per rimpatriarne la salma. Insieme dovranno affrontare le sorprese e gli imprevisti del viaggio, che offriranno loro anche l’occasione per rendere omaggio al morto e godersi la vita. Un documentario/road movie atipico in cui i protagonisti si scopriranno e confronteranno nella loro diversità (di carattere, idee, origini), facendo emergere il loro comune senso di smarrimento di fronte al rischio di perdere la propria lingua, la propria casa e la propria cultura. ore 21:00 - CERCANDO CAMILLE di Bindu De Stoppani (Svizzera, 2017 | 92') Presenta la regista Bindu De Stoppani A seguito della scomparsa della madre, Camille si è sempre presa cura del padre Edoardo, ex corrispondente di guerra, ora allo stadio intermedio dell’Alzheimer. Camille non accetta la realtà della malattia e si oppone al fratello Ugo che vuole metterlo in una casa di riposo. Per lei, il padre può ritrovare la memoria. Decide così di intraprendere un viaggio attraverso l’Europa per trovare quella “Camille” che il padre cerca ossessivamente. A bordo del vecchio camper di Edoardo, i due partono alla volta della Bosnia, luogo dell’ultimo suo reportage di guerra. Un viaggio al tempo stesso gioioso e doloroso, che darà modo a padre e figlia di liberarsi dei loro vincoli e ritrovarsi. Una commedia on-the-road che sa divertire e commuovere. Sabato 10 marzo Cinema Svizzero a Venezia meets Solothurner Filmtage ore 17:30 - WILLKOMMEN IN DER SCHWEIZ di Sabine Gisiger (Svizzera, 2016 | 83’) anteprima italiana Presentano la regista Sabine Gisiger, la produttrice Karin Koch e la montatrice Barbara Weber Nell’estate 2015 un milione di profughi cerca rifugio in Europa. Di questi, 40.000 varcano i confini della Svizzera. Andreas Glarner, il sindaco del comune più ricco del cantone Argovia, si rifiuta per questioni di principio di accogliere dieci richiedenti asilo sul suo territorio. Johanna Gündel, studentessa e figlia di un orticoltore locale, crea il movimento IG-Solidarität, un fronte di resistenza contro questa politica del rifiuto. Partendo dagli avvenimenti del paese di Oberwil-Lieli, il film traccia una parabola universale nell’epoca della cosiddetta crisi dei rifugiati, raccontando ciò che la Svizzera, e ogni paese d’Europa, vorrebbero essere o potrebbero diventare. ore 21:00 – VAKUUM di Christine Repond (Svizzera/Germania, 2017 | 85') anteprima italiana Presentano la regista Christine Repond e la produttrice Karin Koch Con l’avvicinarsi del 35° anniversario di matrimonio, Meredith scopre di essere sieropositiva. L’unica persona da cui può aver contratto il virus è il marito André. Sconvolta, scopre che lui la tradisce con delle prostitute e lo sbatte fuori di casa. Ma la donna ha sempre costruito la sua vita sulla cura della famiglia e non riesce a vivere da sola. Dopo un violento confronto, acconsente al ritorno del marito. Decidono di affrontare la condanna della malattia assieme, ma il loro rapporto è macchiato indelebilmente. Tra rabbia e coraggio, Meredith sa che ci può essere una vita futura con André solo se sarà capace di perdonarlo. Ne sarà capace? Un film profondo ed essenziale, che esplora chirurgicamente le tenui sfumature e le violente esplosioni emotive della vita di coppia, grazie anche alla straordinaria performance di Barbara Auer e Robert Hunger-Bühler. Domenica 11 marzo ore 17:30 - IL CONGRESSO DEI PINGUINI (Der Kongress Der Pinguine) di Hans-Ulrich Schlumpf (Svizzera, 1993 | 91') Restaurato e digitalizzato dalla Ariane Film AG con i contributi di Suissimage e di Ernst Göhner Stiftung. Presenta il regista Hans-Ulrich Schlumpf Il congresso dei pinguini si svolge in una terra di sogni e di incubi: l’Antartide. In questo deserto di ghiaccio circondato da mari tempestosi, vive anche una ventina di persone che, con raffinati strumenti, osserva gli inquietanti mutamenti in atto nel nostro pianeta: il buco dell’ozono, i cambiamenti climatici, il riscaldamento dei mari. Lungo i margini dell’Antartide si trovano le vecchie stazioni di smistamento dei bracconieri, ormai in stato di decadimento, dove decine di migliaia di balene, pinguini e foche hanno trovato la morte. Anticipatore di un “genere” (il più celebre La marcia dei pinguini viene realizzato oltre dieci anni dopo), Der Kongress der Pinguine ebbe il merito di porre, in tempi non sospetti, l'accento su questioni oggi drammaticamente attuali. Un film profondo sulla fragile bellezza del nostro pianeta, costantemente minacciata dall'avidità dell'uomo. ore 21:00 – TIERE di Greg Zglinski (Svizzera/Austria/Polonia, 2017 | 94') anteprima italiana Presenta la produttrice Katrin Renz Vienna. Nick, un cuoco di talento, e Anna, autrice di libri per bambini, sono una coppia in crisi: Anna pensa che il marito abbia una relazione con Andrea, la vicina di casa, ma nonostante i suoi sospetti, è ancora convinta di poter riconquistare il marito e rinsaldare la loro relazione. L'occasione per ricominciare è un viaggio in Svizzera, in uno chalet romanticamente isolato. Lungo una tortuosa strada di montagna, investono una pecora. È l'inizio di una catena di eventi bizzarri e inquietanti che disorientano Anna e Nick a tal punto da non fargli comprendere più dove sono, se nel mondo reale o nella loro immaginazione. O in quella di qualcun altro... Un intricato gioco di prospettive messo in scena con eleganza e ironia, per esplorare il fascino del mistero della nostra vita. Un altro capolavoro di Greg Zglinksi".

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