La comunità moldava dona una seconda vita alla piccola chiesa dell'ex Umberto I
Le finestre, prima rotte, sono state sostituite con nuovi vetri colorati e oggi riflettono la luce come grandi occhi: la piccola cappella dell'ex ospedale Umberto I di Mestre ha trovato una seconda vita grazie alla comunità moldava, artefice di un lungo intervento di riqualificazione condotto con pazienza e dedizione. Ora denominato Chiesa ortodossa della Natività della Ss. Madre di Dio, l'edificio verrà ufficialmente 'presentato' alla cittadinanza mestrina nel corso di un evento pubblico che si terrà domenica 16 ottobre, alle ore 15.30, in via Circonvallazione 50.
L'appuntamento, curato della comunità moldava e dell'associazione StoriAmestre - Gruppo Voci fuori luogo, si terrà nei pressi della chiesa stessa, ora restaurata e allestita in forma ortodossa.
Svetlana Bitca presenterà così la comunità moldava, che nell'edificio si ritrova, mentre Giovanni Bitca e Solomon Vitalie racconteranno i lavori di pulizia e restauro che hanno interessato la chiesa. Quindi Claudio Pasqual, membro dell’associazione StoriAmestre, proseguirà l'evento ricostruendo la storia della cappella e del luogo sul quale è stata costruita più di un secolo fa (corrispondente all’area dell’antico castello di Mestre di epoca medievale). Tutti gli interventi saranno introdotti e coordinati da Maria Giovanna Lazzarin di StoriAmestre. Seguirà poi una visita guidata alla chiesa ortodossa a cura del parroco, Padre Anatolie Bitca. A chiudere l'appuntamento vi sarà infine un piccolo rinfresco nell’area verde circostante l'edificio, anch’essa ripulita e risistemata dalla stessa comunità moldava.
«Tutti conosciamo l’ampio spazio, abbandonato e in grave degrado da alcuni anni, dell’ex ospedale Umberto I di Mestre – raccontano gli organizzatori dell'evento –. Nonostante i vari progetti di intervento succedutisi nel tempo, fino ad ora poco è stato realizzato, eppure la trasformazione è già avvenuta nella piccola cappella del vecchio ospedale, le cui condizioni erano pessime a causa del lungo abbandono. L’incontro previsto per domenica 16 ottobre, aperto alla cittadinanza, sarà così un'occasione per conoscere e scambiare idee, ricordi e speranze tra chi ha a cuore Mestre, ma anche apprezzare la cura che ha fatto rivivere un luogo cittadino in disuso. Un cambiamento nato dal dialogo e dalla collaborazione tra la comunità moldava, che a Mestre vive e lavora, e le istituzioni cittadine».