La ricerca artistica di Elena Cologni in mostra al Palazzetto Tito
Da oggi fino al 4 luglio 2021 la Fondazione Bevilacqua La Masa presenta, negli spazi di Palazzetto Tito, la mostra Elena Cologni. Pratiche di cura, o del cur(v)are.
L’esposizione, curata dalla critica d’arte contemporanea Gabi Scardi, mette in mostra la pratica creativa di Cologni a partire da una serie di opere relative a momenti diversi della sua ricerca, fino ad arrivare al progetto The Body of/at Work, appositamente realizzato in relazione al contesto veneziano.
La ricerca artistica di Cologni, che vive e lavora a Cambridge, è incentrata sulla creazione di strumenti utili a facilitare la comprensione delle relazioni, del luogo e dell'ambiente, attraverso un approccio interdisciplinare che incrocia la psicologia ambientale, l'etica della cura, la filosofia e gli studi di genere. Proprio l’elaborazione dello spazio della separazione sarà il concetto attorno al quale si articolerà il progetto espositivo presentato dalla Fondazione Bevilacqua La Masa: un “intraluogo” che unisce e separa, una distanza che è intessuta di legàmi e che può essere colmata attraverso pratiche di cura. Il lavoro di Elena Cologni, infatti, è legato a una spiccata sensibilità spaziale, all'idea di legame affettivo e sociale, e alla consapevolezza dell'interdipendenza tra individuo, collettività e ambiente. Gli interventi dell’artista, inoltre, comprendono un'esplorazione dello spazio pubblico e privato a partire da indagini storiche che toccano in molti casi i temi dell'emancipazione femminile in relazione al patrimonio sociale e culturale del passato.
La mostra Elena Cologni. Pratiche di cura, o del cur(v)are vive di riferimenti diversi. Da un lato è radicata nella storia dell’arte del Novecento: vi compare un richiamo diretto a Barbara Hepworth, che nel 1950 prese parte al Padiglione Britannico della Biennale d’Arte e che lascia delle osservazioni sulla gente in Piazza San Marco, ai quali Cologni si ispira per suoi esercizi coreografati. Dall’altro, l’artista si connette al contesto sociale veneziano di cui indaga mestieri tradizionali in via di estinzione e ambienti di lavoro quotidiano al fine di comprendere la relazione che intercorre tra spazio domestico e spazio lavorativo.
L'esposizione rappresenta un punto di riferimento per una serie di eventi live in Italia e all’estero previsti durante i mesi di apertura. A Venezia, il 5 giugno, si terrà The Body of/at Work: esercizi esperienziali nell’ambito di comunità resilienti presso il Padiglione Italia, all'interno della Biennale di Architettura 2021. Dal 18 maggio al 3 luglio avrà invece luogo The Body of/at Work: esercizi esperienziali partecipati con sculture dialogiche nella città.
Per maggiori informazioni: 0415207797 / info@bevilacqualamasa.it