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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Le opere di Gianni Aricò accatastate in magazzini: Palazzo Zaguri pronto ad ospitarle

L’appello per trovare una sede permanente raccolto dal palazzo in Campo San Maurizio

Le opere di Gianni Aricò, uno dei più grandi scultori viventi, non trovano collocazione e sono accatastate nei magazzini della terraferma veneziana. Palazzo Zaguri ha deciso di  raccogliere l’appello dell’artista ed è pronto a ospitare fin da subito alcune sue opere, per poi studiare insieme allo scultore uno spazio espositivo permanente.

«Pronti ad ospitare alcune sue opere»

«Abbiamo grande stima dell’artista - spiega Mauro Rigoni, ad di Venice Exhibition - tanto che nella mostra ‘Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo’ già dal 1 novembre la sua Dafne e Il Pensatore dialogano con gli arazzi esposti, grazie ai prestatori di collezioni private veneziane. Ma anche se così non fosse, è impensabile che uno scultore come Aricò non trovi una sede espositiva. Ecco perché siamo pronti fin d’ora a ospitare alcune sue opere all’interno della mostra attuale, per offrirgli in un futuro molto prossimo un’ala di Palazzo Zaguri tutta per lui. Questo perché le sue sculture nascono proprio per dialogare direttamente con chi le osserva, senza mediazioni, ed è assurdo che debbano restare nascoste».

Le opere di Aricò attualmente a Palazzo Zaguri

La Dafne in legno d’ulivo che Gianni Aricò ha scolpito nel 2008, accoglie i visitatori della mostra sugli arazzi nella sala dedicata alla riproduzione, filo dopo filo, dell’Apollo e Dafne di Corrado Cagli. Il Pensatore, datato 1974, dà invece il benvenuto proprio all’inizio del percorso espositivo. Palazzo Zaguri, infatti, ospita in questi giorni il gesso da cui è stata ricavata l’opera in bronzo realizzata in occasione dell’esposizione “Omaggio a Galileo Galilei” tenutasi a Padova tra la primavera e l’estate del 2009.

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