Una grande mostra fotografica racconta il lockdown e i suoi effetti sulla città lagunare
Le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco ospiteranno, dal 1° al 15 marzo 2024, Re-Emerging Venezia, una mostra fotografica immersiva e un progetto tra scienza e community che narra il vissuto del lockdown e i suoi effetti sulla comunità e sulla laguna veneziana, diffondendo un messaggio di speranza e resilienza
Re-Emerging è infatti un progetto multidisciplinare «che mira a esplorare le connessioni tra l'isolamento delle persone vissuto durante il lockdown e l’osservazione della natura, che appariva cambiata dopo il brusco calo della pressione antropica, cercando in tal modo di evidenziare gli aspetti di adattamento e resilienza emersi da circostanze straordinarie», sottolinea Giovanna Poggi Marchesi, ideatrice dell'iniziativa.
Grazie a CORILA, nella figura di Caterina Dabalà, la mostra diventa anche l’occasione per creare un archivio digitale unico che raccoglie le immagini veneziane e le condivide con il resto del mondo mettendole gratuitamente a disposizione nel web. Le due scienziate ambientali dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Alice Stocco e Silvia Rova durante il lockdown hanno diffuso un questionario per raccogliere i sentimenti negativi e positivi che le persone stavano sperimentando, invitandoli a riflettere sul rapporto con la natura sia a livello individuale che collettivo. La loro analisi si affianca allo sguardo delle tre fotografe, dando evidenza e parola ai vissuti e proponendo insieme a loro una descrizione del lockdown più completa.
All'anteprima stampa e al vernissage del 29 febbraio, inoltre, presenzierà il filosofo saggista Pascal Bruckner, autore del saggio “Le Sacre Pantofole-Sulla fuga dal mondo” (ed. Guanda) che indaga la cultura del ritiro, della rinuncia al mondo, effetto della pandemia e rischio potenziale di divenire individui, seppur sempre connessi tecnologicamente, privi di interazione fisica e sociale.
La mostra
L’esposizione ha carattere immersivo con l’ausilio di realtà aumentata e di una mappa di fotografie digitale interattiva accompagnata dal tappeto sonoro dei rumori registrati durante la chiusura, quando il tempo e il vociare si erano fermati.
È il percorso fotografico lungo il quale si snoda la mostra, i tre stati emotivi rappresentati dalle opere delle artiste. L’imponente bellezza di Venezia riflessa nei canali, gli splendidi palazzi rinascimentali e le architetture gotiche della città vivono nelle fotografie di Gaby Wagner del primo lockdown nel 2020, un tripudio di luci, colori e assoluta perfezione.
Negli introspettivi scatti del 2020 di Sophie Fauchier trovano posto, con estrema delicatezza, il silenzio dei luoghi, la solitudine degli abitanti e l’abbandono di una città fra le più idolatrate al mondo.
Le opere di Val Masferrer-Oliveira, sfumano tra realtà e sogno, ricreando una Venezia sommersa, evocando echi della leggendaria città perduta di Atlantide, fotografie oniriche dove si fondono etereo e tangibile, una visione poetica che diviene un avvertimento sulla fragilità di questa città così esposta agli effetti dei cambiamenti climatici.
Nulla è stato lasciato al caso in questo inedito e complesso “percorso”, incluso lo spazio espositivo che coincide con le Procuratie Vecchie, luogo simbolo della durata, della fedeltà alla tradizione e del prestigio della Serenissima Repubblica di San Marco, perfetto per dare evidenza al confronto fra il vuoto di persone e il silenzio a contrasto con l'affollamento rumoroso di oggi.
Un dialogo artistico e scientifico con il visitatore per portarlo a rivivere i sentimenti e i desideri che aveva provato durante quel tempo, a confrontare gli spazi della Venezia di oggi con quelli di allora, a stimolare nuove riflessioni sugli effetti di eventi così significativi della nostra esistenza.
La costruzione della memoria collettiva
Il progetto prevede la partecipazione del pubblico alla memoria collettiva per l’invio di testimonianze sotto forma di immagini digitali di esterni catturate con i vari dispositivi tecnologici nel periodo di chiusura per la pandemia, per elaborare un fermo immagine di questo tempo che potrebbe e dovrebbe orientare le scelte future.
I materiali si potranno caricare in autonomia e geolocalizzare sulla mappa interattiva della pagina dedicata del sito, verranno conservati da CORILA, Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia, sistematizzati in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari e saranno accessibili gratuitamente online.
Alla breve ma intensa mostra fotografica seguirà quindi un percorso espositivo virtuale nel sito web di riferimento che rimarrà online fino a marzo 2025 quando si concluderà la raccolta delle testimonianze digitali il progetto terminerà con la presentazione della memoria.
Re-Emerging guarda al lockdown da molteplici prospettive, cercando di trasmettere un messaggio di speranza e duplice apprezzamento non solo per la resilienza umana ma anche per la bellezza che può emergere nelle situazioni più complesse e inimmaginabili.