A Mestre arriva la stand up comedian Laura Formenti
Dissacrante, ironica e sfacciatamente onesta, Laura Formenti è una delle più conosciute stand up comedian italiane. Il 4 aprile, alle 21.00, salirà sul palco Teatro del Parco di Mestre con il nuovo spettacolo "Drama Queen", uno spaccato della vita al tempo dei social tra drammi, nuovi trend e vittimismo prêt-à-porter. È il penultimo appuntamento di “In piedi – Il potere delle parole”, la rassegna di stand-up comedy del Settore Cultura del Comune di Venezia con DalVivo Eventi.
Comica, attrice e performer, volto di Comedy Central arrivata al grande pubblico con il monologo “Io se fossi un uomo” a Italia’s Got Talent 2021, Laura è stata definita la comica che piace alle donne e non solo. Seguitissima sui social e con milioni di clic collezionati, nei suoi spettacoli attraverso l’ironia sfata miti sulle donne, ne racconta ossessioni e patemi con un piglio irriverente, scardina tabù e luoghi comuni con un umorismo intelligente e provocatorio. In tv è uno dei volti fissi della stand-up comedy di Comedy Central e ha partecipato a Colorado e Domenica 5. Nel 2021 Serena Dandini l’ha voluta nel progetto “Vieni avanti cretina”. "Drama Queen" è il suo quinto spettacolo di stand up comedy.
Femminista convinta, attraverso la stand up comedy offre punti di vista inusuali su varie tematiche facendo satira sociale. Dai monologhi sull’interruzione di gravidanza a quelli sulla pillola del giorno dopo, dal tema delle molestie a quello della disabilità, sul palco il suo sarcasmo non ha paura di affrontare alcun tema. Intraprendente quando serve, arguta quanto basta, come una Mrs Maisel moderna racconta le differenze di genere e di sessualità, l’essere single (e cose da non dire), s’immagina uomo e si immagina se Dio fosse donna. Episodi autobiografici e situazioni paradossali diventano il contesto per raccontare donne e uomini, e prendersi gioco attraverso la comicità della società di oggi con tutte le sue contraddizioni, tra politically correct e un sessismo generalizzato.
Nel nuovo spettacolo – scritto insieme a Giuseppe Della Misericordia e Gianluca Ettori, con la collaborazione di Marzio Rossi – Laura sfida il politicamente corretto e affronta i drammi al tempo dei social: dalle persone che fanno morire la nonna (più e più volte) per poter scrivere post accorati, ai tik toker che realizzano video dagli ospedali; dagli influencer che cambiano patologie con la velocità con cui gli stilisti cambiano collezione, al dramma degli alloggi a Milano visto da un letto a soppalco. Racconta Laura: «Sul web e nella vita il disagio vende. Ognuno ha una lacrimosa storia di vita da raccontare. I drammi del primo mondo tengono banco e l’unica via di scampo sembra essere l’ironia e l’autoironia. Una domanda continua infatti a girare nella mia testa: se quelli che consideriamo drammi quotidiani fossero semplicemente vita?».