La notte poco prima delle foreste: Pierfrancesco Favino al Toniolo
Pierfrancesco Favino è il protagonista de La notte poco prima delle foreste di Bernard-Marie Koltes in scena al Teatro Toniolo di Mestre per sei serate consecutive, dal 19 al 24 febbraio. La prima data in fuori abbonamento è martedì 19 febbraio, le repliche sono fino a domenica 24. E giovedì 21 febbraio, con ingresso libero, Favino dedica un momento di incontro e riflessione al pubblico, alle 17.30: un momento per raccontarsi e ascoltarsi, per cancellare le barriere che separano il palco dalla platea.
Lo spettacolo
Ne La notte poco prima delle foreste Favino interpreta il denso e pungente monologo di Koltès, drammaturgo e militante comunista, cantore di emarginazioni, poeta della solitudine, della notte e dei deserti. Bernard-Marie Koltès fu consacrato al teatro francese nel 1977 proprio con questa opera. I temi assoluti di questo autore prematuramente scomparso a quarant’anni affiorano in un poema per voce sola che sconta i problemi dell’identità, della moralità, dell’isolamento, dell’amore non facile. Poco prima del punto di non ritorno della nostra umanità. La regia, firmata da Lorenzo Gioielli, propone uno spettacolo dalla scena scarna ed essenziale, costituita esclusivamente da una sedia e da luci al neon intermittenti nascoste da un velatino a rappresentare una pioggia battente e incessante.
L'attore
Sotto il temporale si muove Favino nelle vesti del “diverso”, dello “straniero”, dell’immigrato dalla postura inclinata dal dolore e dalla voce che sembra sempre essere a un passo dall’infrangersi nel pianto. «Mi sono imbattuto in questo testo – spiega Favino – un giorno lontano, mi sono fermato ad ascoltarlo senza poter andar via e da quel momento vive con me ed io con lui. Mi appartiene, anche se ancora non so bene il perché. È uno straniero che parla in queste pagine. Non sono io eppure mi perdo nelle sue parole e mi ci ritrovo».