La boule de neige al Toniolo di Mestre
La Boule de neige di Fabrizio Monteverde, terza produzione del Progetto RIC.CI/Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni 80/90, colpisce già sulla carta, per quella puntuale distribuzione di personaggi che preannuncia, - assieme alle note del coreografo, rimaste giustamente immutate -, il riconoscimento di una narrazione. La "trama" della pièce , nata nel dicembre 1985, è infatti espunta da un testo letterario di Jean Cocteau, Les enfants terribles (1929), davvero sconcertante per la sua temibile attualità, per come tratta con tragico rigore e impalpabile leggiadria un'età atrocemente felice e devastante come l'adolescenza. Eppure al profetico brillio di questo ancora freschissimo Cocteau, non poteva di certo pensare il giovane Monteverde, quando si accinse a creare la sua seconda prova d'autore... La prima, Bagni acerbi (gennaio 1985), coincidente con il debutto della sua Baltica, compagnia ormai da tempo scomparsa, già lambiva baldanzose tensioni giovanili ma con ben altre modalità espressive, senza intenti narrativi, anzi "come in un piccolo musical", ricorda oggi l'autore, dal quale si evinceva una preziosa inventiva, un gusto per la composizione intimista, la fascinazione del teatrodanza, allora tendenza più che in auge. Erano, infatti, gli anni dell'affermazione anche italiana del genio di Pina Bausch e della prima onda dei suoi epigoni: una schiera cui Monteverde non ha mai appartenuto, anche se, curiosamente, quasi tutte le recensioni dei suoi primi lavori citano la grande coreografa di Wuppertal...
In apertura
Progetto Supporter Danza
ME EM
Antitesi Ensemble BdT
coreografia: Arianna Benedetti