"I volti della pietas veneziana": a palazzo Contarini una selezione di dipinti inediti
L’I.R.E. di Venezia (Istituzioni di Ricovero e di Educazione), ente pubblico che si occupa di assistenza alle categorie più deboli della popolazione cittadina, è proprietario di un importante patrimonio monumentale e di una nutrita collezione di opere d’arte, frutto di donazioni che si sono succedute nei secoli. Avvalendosi della Fondazione Venezia Servizi alla Persona nel 2016 ha riaperto al pubblico la Scala Contarini del Bovolo. L’operazione ha incontrato il consenso generale dei veneziani e un grande interesse di visitatori. Ora l’obiettivo è quello di riqualificare anche gli altri luoghi monumentali e valorizzare le collezioni storico artistiche di proprietà dell’Ente.
Dipinti inediti
Il prossimo 29 giugno sarà inaugurata la mostra “I volti della pietas veneziana”, prima espressione di questo impegno progettuale. L’evento espositivo, che sarà allestito nelle sale al secondo piano nobile di Palazzo Contarini, vuol far conoscere al grande pubblico una prima selezione di dipinti per lo più inediti – corredati da fonti documentarie (antiche pergamene, planimetrie del XVI e XVII secolo) – legati alla storia di tre celebri “luoghi pii” di Venezia: il complesso dei Derelitti (vulgo “Ospedaletto”) ai Santi Giovanni e Paolo, il complesso delle Penitenti a San Giobbe e quello delle Zitelle alla Giudecca.
Ritratti
Le opere esposte sono i ritratti dei più insigni fondatori, governatori, presidenti e benefattori di queste prestigiose Istituzioni veneziane che dal XV alla fine del XVIII secolo mutarono profondamente il sistema assistenziale cittadino, offrendo riparo, ospitalità, istruzione a quelle fasce di popolazione ritenute più deboli o comunque fragili: si potrebbe definire, adottando un termine odierno, l’organizzazione di un sistema di welfare posto a protezione di quelle categorie – uomini, donne, bambini – che senza un aiuto “di Stato” avrebbero condotto una vita di stenti o, comunque, ai margini della società.
Il percorso
Accanto a opere pittoriche ancora poco studiate, ne possiamo ammirare altre che portano invece firme, come quella dell’artista veneziano Giovanni Antonio Pellegrini, del carnico Nicola Grassi, di Alessandro Longhi, figlio del più celebre Pietro, di Carlo Ceresa, e altri ancora. Ognuno dei ritratti selezionati apre una “finestra” su una storia legata alle vicende di uno di questi luoghi e al contesto storico e sociale che portarono alla loro fondazione. Partendo dalla visione di un dipinto, il visitatore può immergersi nell’atmosfera della Venezia del passato e conoscere le vicende che portarono, nella prima metà del Cinquecento, alla nascita dell’Ospedale dei Derelitti – uno dei quattro “Ospedali Maggiori” di Venezia – e della sua chiesa dedicata alla Vergine, alla cui progettazione sono legati i nomi dei grandi architetti Andrea Palladio e Baldassare Longhena.