Dopo il Tar la rotta non cambia, Lupi: "Non si torna indietro"

Tar o non Tar la rotta non cambia. Rimane quella indicata dal governo: dal 2015 stop ai transiti delle grandi navi oltre le 96mila tonnellate. A dichiararlo è il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che venerdì pomeriggio ha incontrato il sindaco Giorgio Orsoni. L'argomento, dopo la decisione del tribunale di accogliere la richiesta di sospensiva di Venezia Terminal Passeggeri nei confronti dell'ordinanza della capitaneria di porto sulle limitazioni dei transiti davanti a San Marco, era obbligato.

Che si fa? Secondo l'esponente del governo non cambia nulla: "Abbiamo individuato un percorso e indipendentemente dai tribunali, ribadisco che il percorso viene assolutamente confermato - ha dichiarato - La strada che sarà individuata dovrà essere verificata e realizzata in termini di risorse e fattibilità per il 2016, speriamo nel maggio-giugno di quell'anno". Insomma, non si torna indietro. Anche perché secondo il ministro non servirebbe alcun intervento governativo per rendere "innocua" la sentenza del Tar. Tutto sarebbe già stato fatto.  E in tre mesi dovrebbe essere portata a termine la valutazione d'impatto ambientale.

Decidendo quindi quale soluzione alternativa intraprendere. Con un punto saldo: dal primo gennaio 2015 nessuna imbarcazione superiore a 96mila tonnellate potrà transitare davanti a San Marco. Con il duplice obiettivo di salvaguardare la città ma anche il comparto turistico. Parole che arrivano dopo l'invito del sindaco Giorgio Orsoni che ha chiesto al Governo di fare presto. "Immagino - ha affermato - che l'azione amministrativa sia sempre seria e reale, non facendo le cose per finta come quel che è successo negli ultimi tempi ha spinto a pensare. Mi aspetto che tutti gli attori della vicenda si comportino quindi in modo rapido e responsabile".