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Elezioni amministrative 2024 Noale

Stefano Sorino, candidato sindaco di Noale: «Serve cambio di passo su condivisione e gestione dei centri»

Avvocato di 45 anni, assessore dimissionario dell'attuale giunta, è pronto a correre per la poltrona di primo cittadino. «È il momento giusto - spiega -, credo di avere l'esperienza e la maturità politica e amministrativa necessaria»

«È il momento giusto, credo di avere l'esperienza, e la maturità politica e amministrativa necessaria». A parlare è Stefano Sorino, 45 anni, candidato sindaco di Noale alle prossime elezioni amministrative, in programma sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. Avvocato con studio in centro storico, passione per lo sport e impegnato nel tessuto sociale, è stato consigliere comunale dal 2009, e poi assessore con deleghe al commercio e al bilancio dell'attuale amministrazione Andreotti, dalla quale si è dimesso lo scorso novembre per divergenze. «Non disconosco la mia appartenenza passata - precisa Sorino -, perché ho fatto parte di questa giunta, però il percorso si è esaurito».

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Sulla squadra e il programma elettorale le idee sono chiare, ma nomi e proposte saranno resi noti alla cittadinanza solo dopo il periodo pasquale. Quel che è certo è che Sorino, in questo periodo, sta interloquendo con diverse compagini civiche e partitiche, senza aver definito ancora alcun accordo. Per il momento è sostenuto ufficialmente solo dalla sua lista civica "Sorino X Noale Briana Cappelletta Moniego", che già lo aveva supportato nella precedente tornata elettorale. «Sto dialogando con tutti quelli che ne hanno voglia - puntualizza il candidato primo cittadino -, non ho pregiudizi nei confronti dei partiti, e sono consapevole che non bisogna avere paura di nessuno».

Sorino, nato e vissuto da sempre a Noale, si candida «per il mio paese», per cercare un cambio di passo rispetto al passato, su questioni che hanno portato a una frattura con i componenti della giunta attuale, con i quali si augura di poter «mantenere rapporti civili». Nessuna anticipazione sui piani per il futuro, ma la consapevolezza che per amministrare bene la città sia necessaria «una condivisione dei programmi» e una «nuova visione sulla gestione e la vivibilità dei centri del territorio comunale».

Dovesse sedere sulla poltrona del primo cittadino, Sorino non teme incompatibilità con la propria professione: «Sono entrambe passioni - spiega -. Ho la fortuna di avere uno studio con diversi collaboratori, per questo la gestione non sarà difficile. Lo si fa perché si è in grado, altrimenti nessun libero professionista potrebbe ambire a svolgere un ruolo di amministratore».

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