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Lunedì, 29 Aprile 2024
Verso le elezioni / San Donà di Piave

San Donà di Piave, i candidati sindaco a confronto sui temi della città

Sul palco del teatro Astra, lunedì sera, si è svolto il dibattito organizzato da Confapi assieme ad altre associazioni di categoria. Le proposte di Carlo Fantinello, Alberto Teso e Francesca Zottis

A pochi giorni dalle elezioni 2023 i candidati sindaco di San Donà di Piave, nella serata dell'8 maggio, si sono confrontati sui temi più importanti per la città, la terza della provincia per popolazione e la più importante tra quelle chiamate alle urne. Il dibattito ha visto un'ampia partecipazione di pubblico: 500 persone hanno riempito il teatro Astra per l'evento, che è stato organizzato dalle associazioni di categoria Confapi, Confesercenti, Legacoop e Cia. 

A Carlo Fantinello (centro), Alberto Teso (centrodestra) e Francesca Zottis (centrosinistra) sono stati posti dieci quesiti per conoscere le traiettorie di sviluppo proposte a favore della crescita socioeconomica del territorio. Le elezioni arrivano al termine di dieci anni di amministrazione Cereser che hanno lasciato il segno, anche per merito dell'impegno e della passione che tutti i candidati hanno riconosciuto al primo cittadino uscente, pur nelle divergenze. Le rispettive visioni sul futuro della città si dividono in particolare su alcune questioni legate alla viabilità, al commercio e allo sviluppo del progetto "porta nuova".

Sviluppo urbano

Innanzitutto la pedonalizzazione di piazzetta Trevisan e via del Campanile, a ridosso del duomo: sull'ipotesi si dice «molto critico» il candidato di centrodestra, Alberto Teso, argomentando che il progetto sottrarrebbe ulteriori parcheggi e sostenendo che già la chiusura al traffico di corso Silvio Trentin sia stata «una scelta suicida» che non ha tenuto conto delle preoccupazioni dei commercianti: «Abbiamo perso il 7% dei negozi», ha fatto notare. È anche vero che la crescita degli sfitti negli ultimi anni è stata minore rispetto ad altri centri storici. «Intendiamo mappare i vuoti urbani per capire cosa non funziona», risponde la candidata di centrosinistra Francesca Zottis; ma il piano di pedonalizzazione, spiega, risponde proprio all'obiettivo di «creare spazi di vita, valorizzare la comunità e l'insieme delle entità commerciali: è la stessa visione di 10 anni fa, che complessivamente ha funzionato». E il tema dei parcheggi si affronta «con il piazzale dell'Atvo», che presto sarà liberato. Anche per Carlo Fantinello, il candidato di centro, andrebbe fatta una ricognizione degli spazi commerciali. Dopodiché «dovrebbe essere l'amministrazione a cercare i propri "clienti"», individuando le attività che servono al centro storico, in un'ottica di «marketing territoriale». Come Teso, Fantinello è contrario ad ulteriori pedonalizzazioni: «È sbagliato togliere parcheggi in centro», dice, anzi: «Bisogna aggiungerne, ad esempio con la costruzione di un parcheggio multipiano nello spazio che sarà lasciato libero dall'Atvo».

Il polo di Porta nuova

Per Teso i progetti della "porta nuova" di San Donà sono confusi: «Siamo critici verso le due strutture della "cantina dei talenti" e della nuova fiera. Bene il polo intermodale treno-gomma, ma le altre opere sono irrealizzabili perché non c'è nulla di concreto o in grado di attirare gli investimenti». Per Fantinello, invece, quell'area dovrebbe essere dedicata alla residenzialità: «Alla nostra città servono posti letto per insegnanti, infermieri, studenti: è un investimento che può rendere, così come la proposta di spazi per le aziende e per la formazione. Anche la fiera potrebbe essere utile per manifestazioni e concerti importanti». Zottis è invece decisa a proseguire sulla strada tracciata: «C'è un privato che ha già investito per la cantina, c'è l'interesse dal mondo scolastico e dei percorsi professionalizzanti, come digitalizzazione e robotica. I privati avranno la possibilità di insediarsi in spazi già rinnovati e dotati di servizi».

Su altri temi i candidati sono generalmente allineati: l'importanza delle realtà associative («La co-progettazione assieme alle categorie è fondamentale per portare ricchezza sul territorio», sostiene Zottis); la necessità di investire contro il rischio idraulico e per la tutela della risorsa idrica (va mantenuto «un delicato equilibrio terra-acqua», dice Teso, ma il piano sul rischio esondazione complica in modo indiscriminato le nuove edificazioni e quindi «serve una micromappatura»); o, ancora, i rinforzi per la sicurezza («Sì alle telecamere, all'assunzione di nuovi vigili urbani e anche a mediatori culturali di strada per cogliere le situazioni di disagio», propone Fantinello).

Tutti i candidati danno rassicurazioni sulla tenuta delle rispettive coalizioni. Per Fantinello «le frammentazioni romane» tra Italia Viva e Azione non avranno ripercussioni a livello locale, anzi: «È necessaria una forza politica solida di centro, e questo anche a San Donà di Piave». Zottis ricorda che «il progetto è nato molti anni fa, con la partecipazione di forze trasversali, ed è stato ulteriormente ampliato, con unità di intenti e in continuità con un'amministrazione sana». Da parte di Teso la considerazione che per la sua candidatura era «fondamentale che il centrodestra fosse unito», e che ciascuno «avrà forza nell'amministrazione in base al risultato raggiunto» alle urne.

Un confronto vivace che ha trovato altrettanto vivace riscontro nel pubblico, interessato e partecipe per tutta la serata. L'auspicio è che queste premesse si riflettano sul dato dell'affluenza al voto, che, come noto, da anni è in continuo calo. «I candidati - commenta il presidente di Confapi Venezia, il sandonatese Marco Zecchinel - si sono contraddistinti per aver esposto chiaramente le proprie idee sul futuro della città, con competenza e puntualità, partendo dalle proprie esperienze professionali, lavorative ed amministrative». Questo, conclude, «fa ben sperare sulla conduzione seria e oculata della macchina comunale per il prossimo quinquennio».

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