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La Fontaine e area ex Sky Venmar: il Lido cambia volto

Due delibere approvate a maggioranza in Consiglio. Il voto contrario di Martini: «Il pubblico si mette al servizio del privato»

Riqualificazione dell'area La Fontaine e variante urbanistica per l’area ex Sky Venmaral a Lido: il Consiglio comunale ha approvato due delibere giovedì. Nel primo caso, con 18 voti favorevoli e 12 contrari, tenuto conto delle osservazioni pubbliche pervenute sull’accordo di pianificazione tra il Comune e Alberoni srl, dovranno essere soddisfatte durante l'attuazione le condizioni stabilite dalla Commissione regionale di Valutazione ambientale strategica (Vas). Il campo da bocce, negli impianti sportivi di Ca' del Moro, dovrà praticare tariffe inferiori o uguali a quelle del Comune. Inoltre, la parte attuatrice dovrà fatturare al Comune i lavori della sede del Pronto intervento per un massimo di 450.000 euro. Entro 60 giorni l'Area Sviluppo del territorio dovrà sottoscrivere a nome del Comune l’accordo pubblico-privato.

Con 18 voti favorevoli, 10 contrari e un astenuto, via libera anche alla delibera per l’adozione della Variante per la riqualificazione delle aree ex Sky e dei cantieri Venmar in località Terre Perse in base alla proposta presentata dalla Venmar srl, che intende sviluppare a scopi residenziali e produttivi la zona. Il progetto prevede un intervento sull’area produttiva del cantiere nautico Venmar (con annessa darsena) e l’adiacente area già a destinazione residenziale “ex Sky” di proprietà dell’Immobiliare Veneziana (Ive), che Venmar sta per acquistare. L’obiettivo è la realizzazione di una nuova sede del cantiere nautico e la costruzione di edifici a destinazione residenziale e spazi da dedicare a esercizi commerciali di vicinato. Il progetto prevede anche la riqualificazione del fronte lungo via Malamocco, con un percorso pedonale alberato e parcheggi pubblici anche a servizio degli impianti sportivi confinanti.

Progetti bocciati

Per il gruppo consiliare all'opposizione "Tutta la città insieme!", in entrambi i casi «il pubblico si mette al servizio del privato». La società che gestisce il progetto La Fontaine dalla variante trae vantaggio, sostiene, perché il passaggio «da "foresteria per atleti" a destinazione "ricettiva" fa aumentare il valore dell’immobile esponenzialmente, a scapito dell’utilizzo precedente. Ora gli atleti che dovessero intraprendere gare nella piscina olimpionica, dovrebbero alloggiare in una struttura a tariffe di albergo di alta categoria». Il secondo beneficio per la società, afferma il gruppo consiliare, sarebbe quello di acquistare terreni comunali di grande valore paesaggistico dove «edificare dodici camere in più con giardini annessi e affacci sull’acqua. Un piano - sostiene "Tutta la città insieme!" - per delegittimare la struttura sportiva all’origine di tutto il progetto».

Per quanto riguarda la struttura che ospitava la Bocciofila, da demolire, «ospitava tutti i servizi per l’attività sportiva: spogliatoi, uffici per l’amministrazione, sale per riunioni dei soci (la bocciofila del Lido aveva superato anche i duecento soci). Ora vengono previsti due stradoni per le bocce in una zona isolata. Tutto è stato indirizzato a creare una struttura ricettiva». Nel caso dell’operazione Venmar, per il gruppo all'opposizione, «la comunità lidense perde un’attrezzatura importante. I cinquantadue appartamenti del progetto residenziale potranno usufruire della darsena privatamente e avere il loro posto barca dentro il nuovo capannone. Tutte le barche (che si vedono nella fotografia), probabilmente appartenenti a lidensi e veneziani, dovranno trovare una soluzione».

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