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Giampiero Beltotto trova posto alla Fenice, si dimette il portavoce di Zaia

Il capo ufficio stampa ha rassegnato le dimissioni giovedì: "La proposta che mi è stata fatta è strepitosa dal punto di vista lavorativo". Il governatore: "Nono sono d'accorso con questa decisione"

Giampiero Beltotto ha rassegnato le dimissioni da portavoce del presidente del Veneto, Luca Zaia. A dare l'annuncio, al termine del consueto incontro post Giunta con gli organi d'informazione, lo stesso Zaia, visibilmente commosso.

 

"Dopo quattro anni di collaborazione, iniziata al ministero dell'Agricoltura - ha ricordato il governatore veneto - giovedì Beltotto si è licenziato. Trovo giusto ringraziarlo, perché per me è stato e resta sempre un valido collaboratore, col quale ho condiviso una bella esperienza. Sono dispiaciuto e non sono d'accordo con la sua decisione, ma gli auguro un grande in bocca al lupo".

 

Beltotto, che ha spiegato che ora andrà a dare una mano alla Soprintendenza del teatro La Fenice per istituire l'ufficio di comunicazione e marketing, ha motivato così la scelta: "La proposta che mi è stata fatta è strepitosa dal punto di vista lavorativo, col teatro che vuole rilanciarsi anche all'estero. L'esperienza con Zaia? Lavorare con un galantuomo è gratificante di suo, impagabile. Il clima che si respira? Ha influito moltissimo: stiamo vivendo un momento della vita politica che mi colpisce e addolora moltissimo, perché si ragiona sul sangue della gente".

 

Zaia, nell'occasione, ha voluto ricordare i risparmi effettuati dal 2010 a oggi sulle spese di rappresentanza: "Siamo passati da 160.000 euro a 19.000, 5.000 dei quali spesi da me". (Ansa)
 

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