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Cardin apre il portafogli? Intesa sui 40 milioni, forse si chiude entro venerdì

Continua la corsa contro il tempo per non sforare il Patto di stabilità. Riunione tra nipote dello stilista Basilicati e sindaco Orsoni. Si spera anche nei soldi mancanti della Legge speciale

La corsa contro il tempo continua. A tappe forzate. Lunedì incontro tra il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e il nipote di Pierre Cardin, titolare del progetto del Palais Lumiere, Rodrigo Basilicati. Sul piatto la vendita delle aree di proprietà del Comune su cui dovrebbe sorgere il grattacielo a Porto Marghera. Sembra che alcune nubi si siano diradate e che se tutto andrà bene si potrà arrivare a un accordo entro venerdì. Un accordo che vale oro per Ca' Farsetti, che entro fine anno dovrà racimolare 120 milioni di euro per non uscire dal Patto di Stabilità, con conseguenze nefaste per lavoratori precari, nuove assunzioni e stipendi dei dipendenti della macchina comunale.

Lo stilista italo-francese potrebbe quindi sborsare 40 milioni di euro, parte per l'acquisizione dei terreni, parte per alcuni anticipi sui permessi  dell'ente pubblico.

Se dovessero effettivamente arrivare, il sindaco Giorgio Orsoni conta sulla promessa dei 50 milioni di euro della legge speciale di Venezia che la città attende da troppo tempo. Potrebbero arrivare entro il 31 dicembre, stanziati direttamente dal Governo senza "passare" per il Cipe. Ma ancora non c'è nulla di sicuro.

Se i soldi arriveranno, sul piatto c'è ancora la vendita delle quote Save detenute dal Comune: tra pochi giorni la gara pubblica, poi, nel caso quest'ultima andasse deserta, le trattative continuerebbero in modo privato. Tutto il "malloppo" del 14 per cento di azioni nella società di gestione dell'aeroporto varrebbero circa 50 milioni di euro, a fronte però della perdita di potere decisionale nello sviluppo dello scalo lagunare. Questa è sempre stata considerata l'estrema ratio dall'amministrazione Orsoni.

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