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Il sogno prende sempre più corpo: "Vogliamo il Tour in Veneto"

Martedì firmata lettera d'intenti in Regione per avere la Grande Boucle. L'anno scorso il direttore della corsa ne parlò anche a Ca' Farsetti

L'idea torna prepotentemente d'attualità. E non può che far sognare gli appassionati di ciclismo. Il Grand Depart del Tour de France in Veneto. A Venezia, magari. Del resto i contatti con Christian Prudhomme, il direttore della corsa, si erano già registrati a febbraio dell'anno scorso, quando a Ca' Farsetti ci fu un faccia a faccia con il sindaco Giorgio Orsoni e l'assessore allo Sport Andrea Ferrazzi. Allora si discusse della possibilità di ospitare la cronometro iniziale della corsa a tappe transalpina, con partenza in centro storico (da piazza San Marco magari) e arrivo a Mestre. Una crono che entrerebbe istantaneamente nella storia.

Martedì a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, un altro passo in avanti del progetto (per cui il Comune ha dato il proprio assenso sottolineando però che l'iniziativa finanziariamente deve essere coperta da sponsor privati). Una idea concepita e sviluppata da Eleonora Bottecchia, nipote di quell'Ottavio Bottecchia che fu la prima maglia gialla italiana della storia nel 1924. Un modo per ricordare uno dei personaggi più importanti del mondo del ciclismo tricolore, omaggiandone le origini trevigiane.

Il governatore Luca Zaia e la presidente di VeneTour, Eleonora Bottecchia, hanno dunque firmato una lettera congiunta d'intenti per sostenere per il quadriennio dal 2015 al 2018 la candidatura del Veneto ad ospitare la partenza del Tour. L'obiettivo, è stato spiegato, è di ospitare tre tappe di partenza, in uno dei quattro anni indicati. L'operazione genererebbe un indotto di 120 milioni di euro in cinque giorni, con quattro giorni di trasmissioni televisive in mondovisione in 200 Paesi. Una vetrina enorme, inferiore solamente ai Mondiali di calcio e alle Olimpiadi, che garantirebbe secondo le previsioni un tasso di occupazione alberghiera del 99% in un raggio di cento chilometri, con un incremento del turismo del 10 per cento.  

"Il Veneto - ha sottolineato Luca Zaia - ha un rapporto speciale con il ciclismo e nei nostri territori è praticato da molti appassionati: sono circa 500 le società e oltre 18mila i praticanti. Si tratta di cifre che sottolineano quanto questo sport sia radicato e come i veneti siano pronti ad offrire una cornice di pubblico unica alle tappe".

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