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Il polso destro fa ancora male: Mazzola subirà un intervento chirurgico, preso Pellegrino

In attesa del giocatore, che farà comunque parte del roster della prossima stagione, la Reyer ha arruolato l'ex Udine

Il polso destro duole ancora dopo un finale di stagione giocato stringendo i denti: così alla fine Valerio Mazzola si opererà. Una decisione presa ovviamente d'accordo con l’Umana Reyer che, rimarcando l'abnegazione del giocatore, a disposizione della squadra nonostante un problema ai legamenti del polso destro, ha ufficializzato come fosse imprescindibile un intervento per la completa risoluzione dell’infortunio.

Tempistiche

La tempistica dell’intervento è stata concordata tra il club e il giocatore, che farà parte del roster della prima squadra anche nella prossima stagione. Con l’avallo dello staff medico, guidato dal dottor Michelangelo Beggio, è stato quindi scelto per l’operazione il periodo estivo. Questo consentirà di sfruttare la pausa dell’attività agonistica ai fini di ottimizzare i tempi di recupero in vista del rientro in campo di Mazzola. Il giocatore è già al lavoro con lo staff fisioterapico della società per anticipare il più possibile il rientro, che comunque non avverrà prima di quattro mesi.

Il nuovo arrivo

Anche in considerazione del lungo stop di Mazzola, l’Umana Reyer ha voluto implementare il pacchetto dei lunghi a disposizione dello staff tecnico guidato da coach De Raffaele, raggiungendo l’accordo per la prossima stagione con Francesco Pellegrino, centro di 210 cm nato a Vittoria (RG) il 6 agosto 1991. Pellegrino ha disputato l’ultimo campionato con la maglia di Udine, in A2, giocando 34 incontri a 7,6 punti e 6 rimbalzi di media. In precedenza, ha vestito le maglie di Gela, Trapani, Capo d’Orlando, Sassari (con cui ha debuttato in Serie A e in Eurolega nella stagione 2015/16), Barcellona e Ferrara.

«Grandissima opportunità»

«Sicuramente – sono le prime parole da orogranata di Pellegrino – per me è una grandissima opportunità e un fortissimo motivo d’orgoglio poter entrare a far parte di questo gruppo: non vedo davvero l’ora di cominciare a lavorare. Sono pronto e ho gran voglia di dare il massimo per la squadra e cercare di ritagliarmi con umiltà più spazio possibile, lavorando forte in settimana per farmi trovare pronto alla chiamata del coach. A 28 anni, arrivare alla squadra Campione d’Italia rappresenta un momento importante della mia carriera: sono quindi qui per sfruttare fino in fondo questa grande occasione».

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