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Marta Masiero, capitano con la C maiuscola: stagione piena di prime volte per la giocatrice veneziana

Non solo ha debuttato nella Serie A del volley femminile (con l’AltaFratte Padova), ma si è cimentata anche nel ruolo di libero

La sfida di Offanengo non solo non ha portato punti nelle casse della Nuvolí AltaFratte Padova ma ha sancito una retrocessione che arriva a tre giornate dalla fine del campionato nazionale di serie A2 femminile Tigotà. Ma com’è andata nel complesso questa stagione sportiva della squadra padovana? Ne ha parlato il capitano della squadra, la veneziana Marta Masiero, tramite i canali ufficiali del club.

Ecco cosa ha detto in proposito: “Abbiamo approcciato questo campionato consapevoli che avremmo incontrato squadre di altissimo livello ma altrettanto sicuri dei nostri mezzi e del nostro valore come squadra. Sicuramente ci aspettavamo di trovare dall’altra parte della rete atlete fisicamente e tecnicamente molto dotate e così è stato. Senza dubbio eravamo coscienti di avere l’opportunità di giocarci una serie A dopo essercela conquistata sul campo e questa è stata e sarà fino all’ultima partita una grande opportunità di crescita sia a livello individuale che di gruppo”.

La stagione si è rivelata più complicata del previsto: “Sicuramente non ci ha aiutato iniziare il campionato incontrando fin dalle prime partite le prime 3 squadre che adesso stanno dominando la pool promozione (Perugia, Busto Arsizio e Messina), partite che senza dubbio ci hanno tolto più di qualche sicurezza ma che, considerando a posteriori il valore dimostrato dalle squadre del nostro girone (4 su 5 ai playoff promozione) forse non erano così pesanti. Nonostante questo, direi che dal girone di ritorno (dalla gara in casa di Busto Arsizio) in poi, si sono iniziati a vedere i nostri progressi in campo e la crescita della squadra è stata evidente. Purtroppo però sono state poche le partite in cui abbiamo fatto fruttare al massimo il lavoro di qualità fatto in allenamento. È un peccato, perché soprattutto nella pool salvezza non abbiamo incontrato squadre che ci sovrastassero tecnicamente o tatticamente, ma forse solo nel modo in cui scendevano in campo e chiudevano cinicamente set e partita quando ne avevano l’occasione, cosa che purtroppo noi siamo riuscite a fare solo in poche occasioni”.

Marta Masiero si è poi soffermata sulle sue prestazioni: “Resterà l’emozione di vestire la maglia dell’AltaFratte in serie A, di vedere il palazzetto tingersi di rosa, la carica dei nostri tifosi al palazzetto, l’atmosfera del pre-partita con le note dell’inno della Lega che alleggeriscono la tensione pochi istanti prima del fischio d’inizio. E ovviamente resta il lavoro che abbiamo fatto come squadra insieme al nostro staff e a tutta la società che ci ha supportato in ogni momento, un bagaglio che porteremo sempre con noi. Definirei la mia stagione personale in crescita. Cambiare ruolo non è stato facile, ma partita dopo partita l’ho sentito sempre più mio. Ho capito che cosa significa giocare per la squadra e mettersi al servizio di essa, mi sono goduta ogni momento al 100% dando il massimo, grata per la grande opportunità che mi è stata data”.

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