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Rolex e tablet pur di ottenere la droga: nella base dei pusher trovati i "pegni" dello spaccio

Due arresti lunedì nei confronti di due cittadini tunisini di 30 e 40 anni. Il controllo in una casa in costruzione in viale San Marco a Mestre. Requisiti hashish e cocaina già in dosi

I militari dell'Arma l'hanno chiamata "operazione antidegrado", perché l'obiettivo era andare a colpire in maniera specifica chi fa fortuna attraverso spaccio e microcriminalità. Nel mirino dei carabinieri della compagnia di Mestre sono finiti quei parchi indicati dai cittadini come problematici, oltre che la zona della stazione ferroviaria. I risultati non sono mancati: in arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio due cittadini tunisini, uno di 30 anni, l'altro di 40. Una terza persona, connazionale degli altri due, è stata invece denunciata a piede libero. Si tratta di un 38enne. Su tutti gravavano già diversi precedenti specifici, mentre due di loro erano stati sottoposti a divieto di dimora dal territorio veneziano. Evidentemente una misura che non si è rivelata un deterrente.

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Il giro di spaccio si sviluppava dalla zona della stazione fino a viale San Marco, dove è effettivamente scattato il controllo dei militari in borghese. Servizi mirati sono stati effettuati anche in via Piave e in via Forte Marghera. Gli agenti a un certo punto hanno notato due uomini aggirarsi con fare sospetto nei pressi di una casa disabitata ancora in fase di costruzione. Si tratta di una struttura situata tra viale San Marco e via Sansovino. Bloccato il trio, è scattata la perquisizione dell'area. 

Sono stati individuati, oltre a un altro uomo di origini tunisine, diversi oggetti di valore, forse i pegni lasciati dai tossicodipendenti pur di ottenere la dose: requisiti per esempio 5 orologi (tra cui 2 Rolex), un iPad, un pc portatile e un rasoio elettrico. In una cassetta c'erano mezzo chilo di hashish, suddiviso in 5 panetti), 40 grammi di cocaina (27 dei quali già suddivisi in dosi), un bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento e il taglio dello stupefacente. I due uomini magrebini sono stati dichiarati in arresto e accompagnati in carcere in attesa della convalida da parte del giudice. Il terzo uomo è stato invece denunciato.
 

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