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Tre chili di eroina in casa. Arresti per droga al parco Albanese

Le ultime operazioni antidroga delle forze dell'ordine. Le indagini della Mobile che hanno portato al fermo di un 35enne incensurato mestrino. I controlli e i fermi della polizia locale nei parchi

Aveva tre chili di eroina in appartamento, oltre settantamila euro di droga, che la squadra Mobile della Questura di Venezia ha intercettato e tolto dal mercato della criminalità. È il risultato di un'indagine che la Mobile ha portato a termine nei giorni scorsi a Mestre, arrestando un 35enne veneziano praticamente incensurato, il cui appartamento è stato ispezionato da cima a fondo dalle forze dell'ordine durante un'operazione che durava da tempo. Appostamenti, pedinamenti, osservazioni e segnalazioni. Il modus operandi della Mobile di Venezia intreccia spesso attività di tipo tradizionale e tecnologia all'avanguardia per portare a casa i risultati in termini di sicurezza del territorio.

Nessuna zona, nessun hub sfugge al controllo della polizia, anche perché seppur esista un problema di ordine pubblico nelle zone più fragili, come il quartiere Piave e la stazione, l'attenzione resta alta anche sul resto del territorio. A dimostrarlo ci sono gli ultimi due arresti della polizia locale che gli agenti del Nucleo pronto intervento hanno portato a termine con il supporto delle unità cinofile. Nel pomeriggio di giovedì, al parco Albanese, i cani hanno prima fiutato un kosovaro, che ha mostrato segni di nervosismo e quando è stato fermato aveva dell'hashish con sé, poi si sono avvicinati a un senegalese: su di lui stessa sostanza in quantità leggermente inferiore. Il controllo si è svolto al parco, zona di presidio quotidiano della polizia locale. Gli agenti hanno visto il cane avvicinarsi al cittadino kosovaro sui trent'anni e lo hanno perquisito in quanto volto già noto alle forze di polizia. Addosso aveva quasi un etto di hashish, per cui è stato fermato e portato in cella di sicurezza dove ha trascorso la notte. L'altro arresto ha coinvolto un senegalese sempre sui trent'anni, trovato con 60 grammi della stessa sostanza, anche lui trasferito in cella. Entrambi gli stranieri accusati di spaccio al parco hanno avuto la convalida dell'arresto per direttissima. Il loro processo è stato rinviato al mese di maggio.

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