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Lunedì, 29 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Piazzale Donatori di Sangue

Clochard nel centro di Mestre, Orsoni: "Chiudiamo mense popolari"

Il primo cittadino intenzionato a chiedere la serrata temporanea di Ca' Letizia e dei Cappuccini per far "respirare" piazzale Donatori di Sangue

Bivacchi e degrado in piazzale Donatori di Sangue. Una delle zone che maggiormente hanno risentito del "trasloco" di sbandati e senzatetto da piazzale Candiani dopo la riqualificazione e l'apertura del multisala. Che si fa? Era questo il senso dell'interrogazione numero 2497 presentata dal consigliere comunale di Forza Italia Luca Rizzi al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni a inizio maggio. La risposta è arrivata martedì in forma scritta. Una delle strade ipotizzate dal primo cittadino lagunare per risolvere il problema dei bivacchi è quello di proporre la chiusura temporanea delle due mense sociali di Ca' Letizia e dei Cappuccini.

"Piazzale Sicilia è una sorta di area di sosta tra le due mense - scrive Orsoni - posti in cui la polizia municipale viene spesso chiamata a sedare risse (due nelle ultime due settimane) e conflitti tra persone di etnie diverse. Tanto che vorremmo proporre una loro chiusura temporanea". In questo modo piazzale Donatori di Sangue potrebbe tornare a "respirare", secondo il primo cittadino. "Bisogna constatare che nonostante lo sforzo prodotto dalla polizia municipale, la normativa vigente non permette un intervento decisivo ed efficace relativamente alla mera presenza dei senzatetto. Ciò nonostante continueremo a effettuare gli interventi di dissuasione e repressione che ci competono".

Sono 131 i clochard censiti dalla polizia municipale nel territorio mestrino. Delle nazionalità più disparate (la più rappresentata quella romena, con 59 senza fissa dimora). Un numero oggettivamente ingente. Contando anche il fatto che deterrenti come sanzioni e multe per chi non ha soldi non costituirebbero uno strumento efficace. A sottolinearlo è lo stesso Orsoni: "Quando quei “comportamenti che creano sgomento e preoccupazione in chi passa in quell’area o lavora stabilmente” (questa frase è ripresa pari pari dall'interrogazione di Rizzi, ndr) si sono rivelati sanzionabili, le nostre pattuglie hanno provveduto ad elevare i verbali di contestazione che, possiamo star certi, non verranno mai pagati. Sono stati venti. Chi vive nel degrado e senza risorse economiche - conclude il primo cittadino - non subisce l’effetto deterrente costituito dalla sanzione economica, e il verbale di contestazione si trasforma subito in un rifiuto cartaceo non conferito negli appositi contenitori".

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