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Rapinavano anziani agli sportelli bancomat, due arresti

La polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due donne, madre e figlia, ritenute responsabili di diversi episodi

Mamma e figlia all'attacco di persone fragili nelle aree self delle banche per l'utilizzo del bancomat. Aspettando le vittime: clienti anziani soprattutto, i più facili da disorientare, raggirare e rapinare carpendo loro il codice pin delle carte per mettere le mani sui soldi dei malcapitati. A giugno scorso è andata male a due donne, una madre 50enne, professionista, per così dire, del malaffare, e la figlia neofita di 30 anni, mentre stavano per mettere a segno due colpi nei confronti di due ottantenni intenti a prelevare col bancomat. Il loro piano è saltato perché un agente della squadra Mobile della Questura veneziana, in quel momento non in servizio, aveva osservato tutti i movimenti vicino allo sportello ed è intervenuto riuscendo a bloccare la fuga delle ladre, che a bordo di una macchina stavano filando via con almeno un bancomat completo di codice in mano.

Le indagini che da quell'episodio sono iniziate per la Squadra Mobile veneziana, guidata dal comandante Giorgio Di Munno, hanno portato a raccogliere indizi di colpevolezza gravi a carico delle due straniere, al punto che che su ordinanza di custodia emessa dal gip, su richiesta del pm, mamma e figlia nei giorni scorsi sono finite in carcere. La ricostruzione investigativa ha sfruttato le immagini di video-sorveglianza e le testimonianze dei cittadini che avevano assistito ai fatti. Le donne erano state viste proprio quel giorno attendere un anziano a un bancomat che stava  per completare il suo prelievo prima di uscire dall'area self. Mamma e figlia si sono avvicinate e gli hanno rivolto la parola dicendogli che aveva dimenticato nella bocchetta di distribuzione delle banconote, 20 euro. Così l'uomo è stato spinto a tornare allo sportello, e ha rimesso il bancomat digitando il pin, mentre le due straniere mamma e figlia, residenti in Italia, stavano a guardare per carpire il codice. A un secondo anziano arrivato all'area self subito dopo le malviventi hanno tolto non solo il pin, ma anche la carta, rapinandolo.

Un poliziotto fuori servizio, notando l'anziano spaesato, si è fatto raccontare cos'era successo e dopo aver avvertito la Questura chiedendo rinforzi si è messo alla ricerca delle due vedendo che mentre una era poco distante e camminava a piedi, l'altra alla guida di una macchina stava accostando per far salire la complice. L'agente, messo davanti all'auto, ha intimato l'alt, ma il veicolo lo ha colpito a un ginocchio, ferendolo. Intanto però le pattuglie arrivate sul posto erano riuscite a bloccare l'auto e a identificare le due donne. Origini straniere, residenza italiana, è molto probabile il collegamento delle signore con altri colpi simili accaduti a Mestre, anche con altri sodali. Durante le perquisizioni in casa i poliziotti avrebbero trovato altre carte e bancomat. Intanto per mamma e figlia è scattato l'arresto e l'accompagnamento in carcere per rapina aggravata, furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito.

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